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  • Balotelli denunciato per violenza sessuale, ecco le telefonate con la ragazza

    Balotelli denunciato per violenza sessuale, ecco le telefonate con la ragazza

    Emergono nuovi particolari sull'accusa di violenza sessuale nei confronti di Mario Balotelli. La Procura di Brescia indaga dopo la denuncia presentata nel gennaio del 2018 da una ragazza vicentina per un presunto abuso sessuale nell'estate del 2017, quando aveva 16 anni. A sua volta il calciatore la accusa di essersi inventata tutto per ottenere in cambio 100 mila euro con la minaccia (attraverso l'avvocato Roberto Imparato che ora rischia il processo per estorsione) di far sapere tutto ai giornali di gossip. 

    Secondo il racconto della ragazza ai carabinieri, la notte del 26 luglio 2017 Balotelli l'avrebbe costretta a due rapporti sessuali: prima nel privé dell'High Club di Nizza e poi nella spiaggia privata del locale: "Gli ho chiesto di smetterla, ma lui ha continuato. Ha smesso solo dopo che l'ho ripetuto più volte. Il giorno dopo ero ancora sotto choc e sono stata ricontattata da lui, che mi ha chiesto di andare al più presto in una farmacia per assumere una pillola contraccettiva. L'ho assecondato, ero molto scossa e spaventata. Ero minorenne, il medicinale è stato acquistato da una mia amica che aveva già 18 anni. In seguito gli ho spedito la foto della pillola che avevo ingerito come mi aveva chiesto di fare". 

    Agli atti dell'altra indagine, quella per estorsione aperta dalla Procura di Vicenza, ci sono le registrazioni di una decina di telefonate fornite in buona parte dagli indagati: la giovane vicentina e il suo avvocato Imparato. Alcune di queste svelano le chiamate con un uomo la cui voce sembra effettivamente quella di Balotelli. In uno degli audio la ragazza si lamenta: "Non posso dire niente a mia mamma o a mia zia, io sto male. Ti dicevo sempre di smetterla e non ce la facevo...". 
    Balotelli le risponde: "Dopo tutto questo tempo vieni a dirmi queste cose? Se con quell'atto lì ti ho fatto male, non era per farti male. Magari non me ne sono reso conto, quindi se è così ti chiedo scusa ma di sicuro non ti ho obbligata. Non è vero, non ti ho picchiata. Quando ti ho vista che ti faceva male ho smesso". 

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