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  • Barça-Milan, Abete:| 'Fuori arbitraggi più serrati'

    Barça-Milan, Abete:| 'Fuori arbitraggi più serrati'

    La rabbia del Milan per Il secondo rigore assegnato ieri sera al Barcellona ripropone il tema della diversa valutazione di alcuni episodi che viene praticata in campo internazionale. A parlarne è stato oggi anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, secondo il quale «le modalità di arbitraggio a livello internazionale sono più serrate e stringenti».

    A giudizio dell'ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta, «è evidente la disparità di valutazione tra l'Italia e l'Europa che alla fine penalizza le nostre squadre». Parlando a margine di un convegno a Genova, il presidente federale non ha voluto parlare del singolo episodio, ma ha invitato a riflettere sul fatto che le modalità di arbitraggio a livello internazionale sono più serrate e stringenti soprattutto per quanto avviene in area di rigore, rispetto a quanto avviene in Italia«. Abete ha anche sottolineato che »la presenza dei due arbitri di porta, che non si trova nei campionati nazionali, può produrre una modifica comportamentale dei giocatori perchè svolgono funzione di deterrenza«. L'eliminazione dell'ultima italiana dalla Champions è stata accolta con dispiacere dal presidente federale, che però ha rilevato che il Barcellona »è la squadra più forte a livello mondiale. Anche il Milan, che pure è una grande squadra, lo sapeva. Dispiace anche - ha aggiunto - in vista da definirsi una semifinale con una squadra importante come il Chelsea che il Napoli era quasi riuscito ad eliminare«. Commentando il rigore fischiato a Nesta al Camp Nou, Paparesta ha sottolineato che il difensore rossonero »si è comportato come di solito si fa da noi, dove le 'mischiè in area sono situazioni comuni. In Italia spesso si fa 'prevenzionè, richiamando verbalmente i protagonisti di mischie in area, mentre all'estero si lascia fare e quando la palla è in gioco se la situazione permane si fischia il rigore. Il metro di valutazione è evidentemente diverso e questo va a scapito delle squadre italiane«. »Ci vorrebbe più uniformità di giudizio sui campi italiani - ha proseguito l'ex direttore di gara - e non solo per adeguarsi alla prassi continentale, ma anche per non vedere da una domenica all'altra situazioni uguali valutate in maniera diversa, con inevitabili polemiche. La dirigenza arbitrale - ha concluso Paparesta - ha fatto tanti proclami, ma il moltiplicarsi degli errori e delle polemiche dovrebbe fare riflettere«.

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