Eliminati in Champions League tre giorni dopo aver, di fatto, perso la Liga, il Barcellona sembra essere giunto al capolinea di una lunga epopea che l'ha vista trionfare in tutto il mondo. Lionel Messi che sbaglia e Pep Guaridola che s'interroga sul suo futuro, due immagini emblematiche del Barcellona di oggi.

La settimana nera del Barcellona finalmente s'è conclusa. Il Real Madrid ha sbancato il Camp Nou (1-2), il Chelsea ne è uscito indenne (2-2): "Abbiamo fallito i momenti chiave", ha riconosciuto Pep Guardiola. E a questi livelli si paga dazio.

Il tecnico catalano sta vivendo il periodo più difficile dal suo arrivo sulla panchina del Barcellona nel 2008. Certo, contro il Chelsea c'è stata anche un'ampia dose di sfortuna, visto che nel computo delle due gare i blaugrana hanno tirato in porta 36 volte, preso quattro legni e avuto un possesso palla dell'82%.

Ma, come accaduto anche contro il Real Madrid, non sono riusciti a sfruttare le occasioni: mancata efficacia, incisività e un notevole calo nel secondo tempo. Lionel Messi, poi, ha fallito una grossa occasione su assist di Cesc Fabregas (19'), ha calciato un rigore sulla traversa (49') e si è trovato di fronte un super Petr Cech (83').

Nello spazio di 72 ore, Guardiola ha collezionato insuccessi e tristezze che non aveva avuto in tutta la sua esperienza blaugrana. Su 16 trofei possibili, ne aveva vinti finora 13, compresi Mondiale per club e Supercoppa Europea. Ma questa stagione, al Barça è rimasta solo la finale di Coppa del Re contro l'Athletic Bilbao per salvare la stagione. Poco, troppo poco. Che sia davvero terminato un ciclo?