Il sogno della storica remuntada del Barcellona sembra durare 62 minuti, prima che Cavani, col suo 20° gol in Champions League (eguagliato Ibrahimovic con la maglia del PSG), firmi il gol che pare infrangere i sogni di tutto il Camp Nou. Ma il calcio si conferma un gioco incredibile e, dall'88° in avanti, succede tutto e il contrario di tutto, fino al clamoroso epilogo. Finisce 6-1 per i catalani dopo lo 0-4 dell'andata, un risultato che nessuno aveva mai ribaltato nella storia del torneo nei 5 precedenti in cui si era verificata questa situazione. La serata si era aperta benissimo per la formazione di Luis Enrique, in vantaggio dopo meno di 3 minuti col pallonetto vincente di Suarez sull'uscita non perfetta di Trapp. Il PSG disputa una partita prettamente difensiva, schiacciato dalla pressione di Messi e compagni e dal muro dei 90.000 del Camp Nou, ma in uno dei rari spunti di Draxler nel primo tempo reclama per un possibile rigore per fallo di mano di Mascherano. 
La prima parte di gara sembra scivolare senza ulteriori sussulti, ma al 40° Iniesta sfonda a sinistra approfittando di un'esitazione di Marquinhos e trova sul suo cross l'autogol di Kurzawa. Un gol che dà fiducia al Barcellona, che trova addirittura il tris al 50° su rigore con Messi. Cavani colpisce poco dopo un palo clamoroso in contropiede, ma al 62' non sbaglia sulla sponda di Kurzawa. Si aprono spazi clamorosi, entrambe le squadre concedono molte occasioni sulle ripartenze ed è Di Maria, entrato dalla panchina, ad avere il match point nei minuti finali, ma è Neymar, con un calcio di punizione all'88° e un rigore (fallo dubbio di Marquinhos) al 90° a riaccendere la fiammella della speranza. Ma l'incredibile è in agguato col gol di Sergi Roberto a al termine dei 5 di recupero concessi dall'arbitro, che scrive una pagina di leggenda nella storia della Champions e del calcio mondiale.