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  • Barella: 'Accordo con l'Inter? Del futuro se ne parlerà a fine stagione...'
Barella: 'Accordo con l'Inter? Del futuro se ne parlerà a fine stagione...'

Barella: 'Accordo con l'Inter? Del futuro se ne parlerà a fine stagione...'

Tra presente e soprattutto futuro. Nicolò Barella, gioiello del Cagliari già da gennaio vicino all’Inter, ha parlato ai microfoni di Radiolina in vista della prossima estate. Di seguito i principali passaggi dell’intervista: “Ci sono tre partite e voglio farle al massimo. Poi ci siederemo con il presidente e il mio agente per valutare il futuro migliore per me e per il Cagliari. Scrivono di un accordo con l'Inter? Io non ne so niente. Inghilterra? Al momento è il calcio più bello, probabilmente le due finali europee conteranno ben quattro squadre inglesi".

RUOLO - “Ultimamente sto riuscendo a prendere meno ammonizioni, conta anche la posizione perché da trequartista sono meno nel vivo della fase difensiva. Mi sento una mezzala, ma da quando il mister mi ha messo sulla trequarti mi trovo bene. Ho imparato tanto, l’allenatore mi ha insegnato tante cose. Dovrei segnare un po' di più, il gol mi manca e ne faccio pochi, vorrei aiutare di più la squadra, ma sono anche il terzo in A che prende più pali e traverse, quindi sono anche un po' sfortunato”.

MODELLI - “Come ho sempre detto, da bambino mi entusiasmavano le giocate di Stankovic, poi crescendo ho conosciuto la figura di Daniele Conti e lui non può non essere un idolo. Con Nainggolan ci somigliamo un po' come modo di giocare, pur con caratteristiche diverse. Mi piaceva molto anche Gerrard. Cossu è stato un fratello maggiore calcistico, inizialmente mi rimproverava spesso ma poi ho capito che voleva farmi capire dove sbagliavo per farmi crescere”.

CRAGNO - “Mi aspettavo che diventasse così forte perché lo vedo da anni in allenamento, secondo me la sua esplosività lo rende il migliore della A”.

NAZIONALE - “Il gol in Nazionale? Subito dopo la gara mi dicevano di ricordare che sono stato il primo sardo a segnare e sinceramente non mi ricordavo di dirlo ma poi, pensandoci, è stata davvero una grande soddisfazione. Io ho sempre voluto giocare con il Cagliari, fin da giovane, da quando andavo allo stadio, e ce l'ho fatta”. 

CAGLIARI - “Faragò è il sommelier del gruppo, sarei dovuto andare a Vinitaly con lui ma è nata la bimba. Poi ci siamo io e Srna, ci regaliamo spesso vini quando dobbiamo farci regali o pagarci le scommesse. Io in campo dò tutto me stesso, lo faccio sempre, anche quando gioco a tennis, poi il fatto di giocare con questa maglia dà una spinta in più. Ho sempre giocato con i grandi, mi ha fatto crescere tanto. Io e Cossu? Andrea è stato un fratello maggiore nel calcio, mi ha preso a calci quando lo meritavo e fatto i complimenti quando facevo bene. Lui, Daniele e Checco mi hanno rimproverato tanto, sono di quelli che parlano dritto in faccia e cercano di farti capire cosa sbaglia. È stata una fortuna incontrarli. Ora il dj è Pavoletti, ma è proprio musica terra terra. Non ho musica preferita, non mi piace molto".
 

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