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  • Barella e Conte hanno cambiato l'Inter: adesso la Juve deve temerla davvero

    Barella e Conte hanno cambiato l'Inter: adesso la Juve deve temerla davvero

    • Pasquale Guarro, inviato a Barcellona
    L’Inter di Barcellona piace a tutti, per coraggio, applicazione e contenuti espressi. La squadra di Conte sembra un meccanismo perfetto, si inceppa solo nel momento dei cambi, quando il tecnico italiano, per ovvie ragioni (domenica sera c’è la Juve) chiama a rifiatare Sensi e Sanchez. Meno tecnica e più fisico, è lì che i blaugrana prendono campo, quando i nerazzurri non riescono più ad uscire in palleggio dal pressing asfissiante degli uomini di Valverde. Ma anche se Conte non lo ammette (“Se mi dicessi contento andrei contro la mia mentalità, abbiamo raccolto zero punti e non posso esserlo”, ha spiegato in conferenza) qualcosa sembra davvero cambiato rispetto al passato. Perché l’Inter traduce in fatti quelle che ieri erano state le parole del proprio tecnico, calpesta il prato del Camp Nou con sicurezza e non teme né il fattore campo né la fama degli avversari, dal rispettabile curriculum. L’Inter gioca la sua partita, con idee chiare e conscia dei propri mezzi, questa è la grande differenza rispetto al passato. I nerazzurri hanno creato almeno tre o quattro occasioni nitide e non è un particolare da tralasciare se pensiamo che l’Inter non segnava su questo campo dagli anni ’70.

    QUANTO CUORE BARELLA - Buone notizie in vista della Juve, arrivano dal collettivo e anche dai singoli, con Sensi e Barella sempre sugli scudi. L’ex Sassuolo ha confermato la qualità che aveva mostrato già nelle prime sei di campionato. L’ex Cagliari, invece, prosegue nella crescita e a Barcellona sfodera una prestazione da migliore in campo per cuore e personalità. Una partita da capitano. E questa per l’Inter è una fantastica notizia, che marca un’altra enorme differenza col passato, dove in campo si faticava a trovare leader, uomini che sapessero trascinare i compagni. Di fronte a 86 mila tifosi e contro una delle squadre più forti del pianeta, Barella ha mostrato il cuore del campione. Conte aveva presentato questa partita con queste parole: “Servirà a capire a che punto siamo arrivati”, e dopo questa prestazione si può affermare che l’Inter è a ottimo punto, di sicuro non troppo lontana dalla Juve, come poteva apparire un tempo.

    TESTA ALLA JUVE - Domenica sera c’è la Juve, una partita che scriverà un altro capitolo della storia. L’Inter ci arriva stanca dopo le energie riversate al Camp Nou, ma con una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Conte ci pensava, lo ha dimostrato anche durante il match, quando ha chiamato fuori Sanchez e Sensi, causando inevitabilmente l’abbassamento del baricentro. Il campionato è appena iniziato ma quella di domenica è già definibile una sfida scudetto e non perché chi la vince non ha più margine di recupero, quanto perché le squadre di Conti e Sarri sembrano davvero quelle più accreditate ad arrivare in fondo.

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