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  • Bari-Lecce sugli spalti:| Petardi e auto danneggiate
Bari-Lecce sugli spalti:| Petardi e auto danneggiate

Bari-Lecce sugli spalti:| Petardi e auto danneggiate

  • D.L.

Cinquecento agenti dell forze dell'ordine hanno vegliato sul temutissimo derby. Non sono stati segnalati incidenti a fine partita, se non qualche vetro rotto alle auto in uscita dallo stadio. Uno dei veicoli colpiti appartiene al sindaco di Monteroni, Lino Guido. Non sono mancati momenti di tensione nel corso della partita. In particolare quando un gruppo di tifosi baresi ha tentato di raggiungere lo spicchio di Curva Sud dove erano assiepati i sostenitori leccesi. Il contatto è stato evitato grazie al cordone di agenti che ha respinto il tentativo.

Poco prima, una bomba carta era esplosa in mezzo ai sostenitori salentini. Il gesto non ha causato gravi conseguenze, fatto sta che gli autori del lancio hanno avuto vita facile nell'avvicinare prima il territorio leccese e nell'allontanarsi dopo. L'autore della bravata è stato poi arrestato. Si tratta di Marco Inviti, di 30 anni, operaio incensurato che dopo il gesto è stato accolto come un eroe della patria dagli altri tifosi biancorossi. L'uomo ha violato la legge sulla sicurezza negli stadi ed è accusato di scavalcamento e lancio di petardi, aggravato da lesioni personali. Un sostenitore del Lecce di 55 anni ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici dopo la deflagrazione della bomba carta. Ne hanno risentito i suoi timpani. La Digos si appresta a denunciare altri quattro sostenitori del Bari tra i lanciatori di petardi già identificati. E' possibile che il loro numero cresca man mano che la polizia continuerà ad esaminare le immagini delle telecamere dello stadio.

(Gazzetta del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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