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  • Bari, mercato folle:| Tutto sul caso Barreto

    Bari, mercato folle:| Tutto sul caso Barreto

    • D.L.

    Una giornata di ordinaria follia. Il mercato del Bari si chiude con l'arrivo di un tris di stranieri: il centrocampista romeno Codrea dal Siena, il mediano slovacco Kopunek dallo Spartak Trnava e l'attaccante norvegese Huseklepp dal Brann. Partono, invece, Caputo (finito al Siena in cambio di Codrea), D'Alessandro (al Livorno) e Crimi (al Grosseto). Ma la notizia più clamorosa è l'affare che non va in porto. Ovvero la cessione di Barreto alla Fiorentina. Una notizia che aveva sconvolto l'ambiente biancorosso, vistosi improvvisamente privato dell'unico giocatore realmente determinante nell'organico di Ventura.

    I fatti: la trattativa tra il club biancorosso e quello viola comincia fin dalla mattinata. I toscani mettono sul piatto quattro milioni, il Bari vorrebbe in più il prestito dell'esterno Cerci e del centrocampista Bolatti che, però, non gradiscono il trasferimento. La Fiorentina arriva a 4,5 milioni, esattamente la cifra investita in estate dal Bari per rilevare dall'Udinese la metà del brasiliano. L'affare si chiude: Barreto si reca a Varese per le visite mediche. Nel frattempo, il ds Angelozzi acquista la punta norvegese Erik Huseklepp, 26 anni, pagando 1,8 milioni ai norvegesi del Brann. Un ragazzone di 186 cm che conta anche cinque reti in 14 presenze con la Nazionale scandinava. Ma il caso Barreto si infiitisce: pur cosciente dei tempi di recupero del 25enne di Rio de Janeiro (non inferiori ai 25 giorni), il presidente della Fiorentina, Della Valle, blocca la trattativa, forse chiedendo uno sconto, forse non convinto del recupero della punta. Ma fa marcia indietro anche il Bari. Morale: al gong del mercato il bomber resta in biancorosso.

    Considerando i precedenti arrivi di Glik, Okaka, Rudolf e Bentivoglio, il mercato invernale del Bari ha portato ben sette volti nuovi. Ventura, che aveva invocato una mezza rivoluzione, è stato ancora una volta accontentato, sebbene siano arrivati alla sua corte uomini che rappresentano più scommesse che elementi in grado di garantire il salto di qualità. Con questo materiale, tuttavia, il tecnico genovese, ancora una volta confermato, dovrà provare a centrare quel mezzo miracolo che oggi si chiama salvezza.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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