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  • Bari, stipendi pagati:| Si pensa a vendere la società

    Bari, stipendi pagati:| Si pensa a vendere la società

    • D.L.

    Il Bari tira un sospiro di sollievo. Malgrado la tensione sia rimasta ai massimi livelli fino all’ultimo, ieri il club biancorosso ha onorato il pagamento degli stipendi ai calciatori per le mensilità di agosto e settembre  rispettando il termine stabilito dalla Lega Calcio. Scongiurata, pertanto, l’eventualità di una nuova penalizzazione (inevitabile, invece, la riduzione di due punti che sarà inflitta giovedì per l’inadempimento sulla trimestralità aprile-giugno), nonché di una serie di rischi collaterali che avrebbero potuto pregiudicare il sereno proseguimento del campionato.

    Come recita il comunicato diffuso in serata dalla società di Strada Torrebella, l’obbligazione è stata ottemperata completamente, poiché sono stati retribuiti 'i tesserati, i lavoratori dipendenti ed i collaboratori addetti al servizio sportivo in forza di contratti ratificati, nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di fine carriera'. Il saldo delle spettanze è stato possibile grazie all’intervento di Bancapulia S.p.a. che ha anticipato circa cinque milioni di euro basandosi sui crediti vantati dal Bari nei confronti della Lega in virtù del saldo attivo (quasi 14 milioni) della campagna trasferimenti condotta la scorsa estate. Gran parte della somma ottenuta (3,7 milioni) occorrerà per l’effettivo pagamento degli stipendi, ma l’amministratore unico Garzelli potrà utilizzare alcuni fondi per cominciare a trattare con gli ex tesserati la retribuzione delle mensilità precedenti. Un’opera necessaria per evitare una pioggia di vertenze sul club che, in tal caso, si ritroverebbe con il rischio di nuove penalità.

    Per il buon esito dell’operazione, tuttavia, è stato necessario il rilascio di una garanzia da parte della Salvatore Matarrese S.p.a: i proprietari biancorossi, tuttavia, hanno specificato di aver adempiuto all’onere per l’ultima volta, confermando l’irrevocabile intenzione di cedere la società. La famiglia da 34 anni al vertice del Bari, dunque, risponde presente all’accorato appello lanciato sabato scorso dal sindaco Emiliano. Ora, però, sarà proprio il primo cittadino a doversi sobbarcare il complesso compito di salvataggio della squadra. Fin da oggi, le istituzioni si impegneranno a coagulare forze imprenditoriali attorno al Bari. Possibile anche ipotizzare un progetto ad ampio raggio, partendo magari dalla trattativa già aperta dal Gruppo Meleam che attualmente pare in pole position per rilevare il club. Si preannunciano, quindi, giorni decisivi per il Bari. Il tempo per agire è limitato. Ai primi di gennaio, infatti, riapre il mercato: un’opportunità unica per cullare ambizioni di rilancio immediato. La prossima scadenza sui pagamenti, invece, è fissata al 15 febbraio: per allora occorrerà una proprietà solida e capace di condurre il Bari senza i recenti affanni.

    (Corriere del Mezzogiorno- Edizione Puglia)

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