Barimania|: Devi spendere per la difesa!
Il mercato del Bari pare entrato in una fase di stallo. Ed il motivo è semplice. La principale necessità del club è aggiustare una difesa che al momento conta appena quattro elementi. Soprattutto il reparto centrale è sguarnito, essendoci il solo Andrea Masiello. Ebbene, reperire stopper adatti alla serie A ed a basso costo non è facile. Eppure uno sforzo economico sarebbe necessario. Perché la prerogativa per una squadra che deve puntare al mantenimento della categoria come primo obiettivo, è proprio una retroguardia solida. I nomi dei vari Pratali (Torino), Terlizzi (Catania), Valdez (Reggina) possono reggere soltanto come completamento del reparto. Ma è ovvio che occorrano un paio di pedine già pronte all'impatto della serie A. Né può essere una soluzione il pur bravo Raggi perché andrebbe a occupare un settore (quello dei terzini) che, sebbene necessiti di un'integrazione, ha già Belmonte (a destra), nonché Salvatore Masiello e Parisi (a sinistra).
Insomma, per rinforzare la difesa, è imprescindibile mettere mano al portafoglio. D'altra parte, non ci si poteva aspettare di condurre un intero mercato soltanto con il ricavato della cessione di Bonucci. Né è opportuno fossilizzarsi sul desiderio di riportare a casa Ranocchia, poiché da un lato il Genoa (proprietario del cartellino del centrale umbro) non intende concedere favori, dall'altro sperare in una mediazione dell'Inter (che a giorni dovrebbe prelevarlo dai liguri) potrebbe costare tempo prezioso. Sarebbe, invece, più opportuno aguzzare l'ingegno, magari pescare tra qualche elemento in esubero alle big (perché non insistere su Andreolli, finito addirittura nel mirino del Padova?), oppure puntare su qualche emergente (ma di valore) proveniente dalla cadetteria. In fondo, Ranocchia e Bonucci venivano proprio dalla B prima di elevarsi ad assoluti protagonisti.
L'altra considerazione riguarda Giovinco, il tormentone del mercato biancorosso, nonché il sogno dei tifosi. L'opera di convincimento del talentuoso trequartista è giustificata, se in primo luogo in mano si hanno già tutte le carte per portarlo a Bari e manca, pertanto, solamente il consenso del giocatore, in secondo se il ragazzo è davvero convinto di abbracciare con determinazione il progetto di Ventura. In caso contrario, meglio cambiare strategia. Perché il Bari ha bisogno come il pane di un esterno offensivo di valore. E se Giovinco considera la Puglia un ridimensionamento, conviene puntare su qualcuno che, invece, a Bari tornerebbe volentieri (Guberti), oppure su chi investa sull'opportunità biancorossa tutte le chance di un rilancio, dopo qualche battuta a vuoto (Foggia, ad esempio, potrebbe ripercorrere le orme di Almiron). E' vero: Giovinco può portare una dote importante di entusiasmo per l'ambiente e, certamente, anche di abbonamenti. Ma l'appetito dei tifosi può anche essere stuzzicato con un progetto serio, equilibrato, basato su un organico completo e competitivo.
