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  • Barimania:| Ognuno faccia la sua parte
Barimania:| Ognuno faccia la sua parte

Barimania:| Ognuno faccia la sua parte

  • Davide Lattanzi

Almeno un risultato è stato raggiunto: l'emorragia di sconfitte si è arrestata. Un pareggio in una classifica così complessa può sembrare un'inezia. Eppure, serve a corroborare un minimo il morale di un ambiente che era finito in forte depressione. Tuttavia, c'è ancora molta strada da fare. La squadra attuale è ancora lontana anni luce dal Bari brillante e sbarazzino dello scorso anno. Ha ragione Ventura a dire che i suoi uomini giocano con un macigno sulla testa. Il macigno in questione, però, sembra aver investito l'intero mondo biancorosso. Nessuno, in questo delicato momento, ha mostrato una reazione caratterialmente forte. La società ha preferito la carota al bastone, la squadra troppo spesso si è fatta prendere dallo sconforto piuttosto che reagire con grinta e rabbia, la gente stessa forse non si è resa conto fino in fondo di una situazione drammatica.

Dalle crisi si esce con un altro carattere. Con forza, con rabbia, con decisione. E soprattutto con le idee chiare. Il Bari è ultimo in classifica, da solo. Il campionato è lungo, ma nessuno deve perdere di vista la realtà. Non basta dire che la serie B fa paura e rifiutarne l'idea. Se una retrocessione spaventa davvero, si deve fare l'impossibile per evitarla. E subito. Non quando potrebbe essere troppo tardi. E' giunto il momento che ognuno faccia la sua parte. La società in primis. Facendo pesare la sua presenza. E soprattutto non sottraendosi ad un restauro che a gennaio sarà indispensabile. D'altra parte, investire non è una semplice facoltà. Potrebbe essere una necessità. Perché se è vero che il Bari non è in un momento economicamente florido, è altrettanto scontato che il peso di una retrocessione sarebbe forse impossibile. Perciò, fare uno sforzo per mantenere la serie A aiuterebbe a sopravvivere.

La squadra da parte sua deve giocare, come dice Ventura, con la 'bava alla bocca”. Non sarà necessario perdere la propria identità, rinunciare al gioco o imbastire nuovi moduli che probabilmente priverebbero la squadra delle residue certezze. Tuttavia,  occorre più coraggio e furore agonistico, senza perdersi d'animo alla minima difficoltà. Infine, i tifosi. Il San Nicola deve diventare una bolgia, ci vuole un pubblico chiassoso e caloroso. Sarebbe bello avere una cornice imponente ogni domenica, soprattutto negli scontri diretti. A cominciare dalla prossima sfida con il Parma. Una partita che per il Bari ha solo un risultato in palio: la vittoria. Ma per raggiungerla servirà l'apporto di tutti. Ognuno nel suo ruolo.

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