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  • Belotti-Hart: Conte sui gioielli del Toro

    Belotti-Hart: Conte sui gioielli del Toro

    • Andrea Piva
    Ai tifosi del Torino non è ancora passata la delusione per un mercato (l'ennesimo) in cui si è fatto molto meno di quello che si poteva fare (e che Mihajlovic chiedeva) che sta già subentrando la paura di perdere fra pochi mesi due dei pezzi più pregiati della rosa granata: Joe Hart e Andrea Belotti. Sul portiere e sull'attaccante è piombato con decisione il Chelsea.

    FATTORE CONTE PER BELOTTI - Ieri a Milano, per l'ultimo giorno di calciomercato, erano presenti alcuni emissari del club inglese che: oltre a provare a strappare Antonio Candreva all'Inter, hanno approfittato del viaggio in Italia anche per parlare con il procuratore di Belotti. Cairo lo scorso dicembre aveva provato a blindare il proprio centravanti inserendo nel nuovo contratto una maxi-clausola da 100 milioni di euro valida solo per l'estero: una cifra monstre ma non impossibile da raggiungere per i top club inglesi, come il Manchester United ha dimostrato la scorsa estate acquistando Pogba dalla Juventus. E se dalla Cina dovessero tornare alla carica per Diego Costa potrebbe essere ancora più semplice per Roman Abramovich spendere i 100 milioni che servono per arrivare a Belotti. Ad avvicinare il Gallo al club londinese c'è anche un altro fattore: il tecnico del Blues Antonio Conte e il ds granata Gianluca Petrachi sono grandi amici (si conoscono da ragazzi, quando giocavano insieme nelle giovanili del Lecce, città natale di entrambi) e, come accaduto nel recente passato con il trasferimento di Angelo Ogbonna dal Toro alla Juve, questo potrebbe rivelarsi un elemento importante per il buon esito della trattativa.

    RITORNO IN PATRIA - Oltre che con l'agente del centravanti granata, gli emissari del Chelsea hanno parlato direttamente anche con Joe Hart: il portiere inglese, approfittando del giorno di pausa dagli allenamenti concesso da Mihajlovic alla squadra, si è recato direttamente a Milano e in un hotel del centro ha incontrato i dirigenti inglesi. Che la sua esperienza al Torino sarebbe durata, probabilmente, una sola stagione lo si sapeva dal giorno del suo arrivo nel capoluogo del Piemonte: troppo alto il suo ingaggio per i parametri granata, circa 4 milioni di euro a stagione, e troppo oneroso il prezzo del suo cartellino, circa 14 milioni. Trattenere l'estremo difensore sotto la Mole non sarà per nulla semplice, soprattutto ora che il Chelsea si è fatto avanti. Dopo l'esperienza in serie A, Hart potrebbe tornare dunque tornare in Inghilterra a volare da un palo all'altro della porta.
    Antonio Conte ha già compilato la propria lista della spesa per la prossima stagione, il supermercato Torino è caro ma può essere quello giusto per costruire una squadra che nella prossima stagione possa essere competitiva anche in Champions League. 

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