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  • Bengtsson shock: 'Inter come una prigione, volevo suicidarmi'

    Bengtsson shock: 'Inter come una prigione, volevo suicidarmi'

    Martin Bengtsson, ex giocatore svedese della Primavera dell'Inter, non si era affatto ambientato in Italia, a Milano e ancora più nello specifico all'Inter. Si parla del 2006 quando lo svedese, classe '86, fu acquistato dall'Orebro FK e strappato alla concorrenza dei più grandi club europei, ma dopo pochi mesi dal suo approdo in nerazzurro le cose non andarono per il meglio.

    Nel 2007 il ragazzo ha scritto una biografia intitolata "In the shadow of the San Siro" (all'ombra di San Siro) dove ha raccontato che ha tentato il suicidio in quanto depresso dalla situazione che viveva all'interno della squadra nerazzurra giovanile.


    Non contento lo svedese ha rincarato la dose e intervistato dalla BBC ha rivelato alcuni particolari che faranno davvero discutere: "Essere all'Inter Primavera per me era come essere in una prigione. Ero triste e sentivo addirittura delle voci, avevo perso la cognizione del tempo. Per farla finita decisi di tagliarmi le vene. La cosa che più mi fece pensare al suicidio fu quando alcuni calciatori furoni scoperti a fumare della marijuana e la società decise che tutti dovevano essere puniti, anche chi come me non aveva fatto assolutamente nulla. Per due mesi non potevamo uscire di casa o uscire a comprare qualcosa. Era surreale e in quel momento realizzai che la mia depressione stava prendendo corpo ma soprattutto mi sembrava di stare in prigione".


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