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  • Bentornati al circo Napoli: Spalletti può battere tutti in Italia e in Europa

    Bentornati al circo Napoli: Spalletti può battere tutti in Italia e in Europa

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Bentornati al circo Napoli. Perché il 2-0 che la squadra di Spalletti rifila all’Atalanta più che un semplice risultato è il frutto di un autentico show che il punteggio finale non rispecchia fino in fondo. Al di là del diverso valore delle due squadre, testimoniato dai ventitré punti iniziali di differenza, colpisce la prova di forza della capolista che scaccia in un colpo solo il rischio della presunzione per uno scudetto già prenotato e soprattutto quello della involuzione dopo la prima sconfitta in casa contro la Lazio. E allora tutti in piedi ad applaudire lo scatenato Kvaratskhelia che firma il primo gol da rivedere all’infinito, dopo tre finte da autentico fuoriclasse, seguito dal colpo di testa di Rrahmani. Quanto basta e avanza per far partire dalla tribune il coro “Vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor”. 

    PRONTO RISCATTO Come era già capitato dopo il ko contro l’Inter a San Siro, il 4 gennaio scorso, il Napoli si rialza subito con l’identico 2-0 con cui allora aveva battuto la Sampdoria in trasferta. E proprio il fatto che quest’ultimo successo maturi nella ripresa conferma la perfetta condizione atletica della squadra, per nulla affaticata, né tantomeno demoralizzata dopo un primo tempo a senso unico in cui l’Atalanta si limita a contenere le scorribande di Osimhen e compagni. Quando si sbaglia tanto, per precipitazione o per pura sfortuna, il rischio è quello di essere beffati, ma questo Napoli trasmette una tale sensazione di sicurezza da ipnotizzare gli avversari che alla distanza si arrendono. 

    PROVA D’ORCHESTRA E’ facile elogiare il fenomeno georgiano che gioca per i tifosi e per la squadra con i suoi spunti mai banali, ma la forza del Napoli è nel collettivo perché Kim in difesa guida tutto il reparto con straordinaria sicurezza e così Hojlund e Zapata, preferito a Lookman, faticano ad avvicinarsi a Gollini che gioca al posto di Meret. Nessuno, comunque, si accorge dell’assenza del portiere titolare e tantomeno dello qualificato Mario Rui, perché il centrocampo con il trio Anguissa-Lobotka-Zielinski continua a rifornire il tridente Politano-Osimhem-Kvaratskhelia. Una prova d’orchestra a dimostrazione del perfetto lavoro svolto da Spalletti, perché l’impressione è che possa giocare chiunque al posto dei titolari con gli stessi risultati.

    CRISI ATALANTA La Lazio, che aveva battuto il Napoli la settima scorsa, era stata umiliata in casa dall’Atalanta un mese fa, ma da allora la squadra di Gasperini è entrata in crisi e ha ottenuto soltanto un punto nelle ultime quattro partite, dando così addio alle residue speranze di entrare tra le prime quattro per partecipare alla prossima Champions. E non può certo consolare il fatto che dopo essere passata in svantaggio l’Atalanta abbia finalmente impegnato Gollini con Zapata e Muriel, subentrato a Hojlund. Troppo poco per illudersi di rallentare la corsa del Napoli, che torna a più 18 punti sull’Inter. Ma ormai si tratta di semplici dettagli. Come la qualificazione ai quarti di finale di Champions, perché dopo aver vinto 2-0 a Francoforte questo Napoli non può e non deve rovinare tutto al ritorno mercoledì. Senza presunzione ovviamente, ma con la forza dei nervi distesi, come diceva una pubblicità di tanti anni fa. Quando nessuno osava immaginare di applaudire un Napoli così bello e così forte, capace di battere tutti in Italia e in Europa. 

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