Oggi è il giorno della verità. Assocalciatori e Lega Calcio, con la mediazione della Figc, si sono trovati in Federcalcio per trovare un accordo sul rinnovo del contratto collettivo scaduto a giugno, in modo da scongiurare lo sciopero annunciato dai calciatori per l'ultimo week-end di settembre.

10.53: Il vicepresidente dell'Assocalciatori, Leonardo Grosso, ha escluso che arrivi già oggi la fumata bianca tra le parti sul nuovo contratto collettivo: "E' impensabile che in tre giorni si trovi un accordo sul rinnovo del contratto collettivo. Per l'accordo serve tempo, lo sciopero è stato proclamato perchè la Lega ha volutamente portato una situazione di deregulation. La nostra proposta è sempre la stessa, ovvero prorogare il vecchio contratto fino a dicembre per non rischiare di giungere a soluzioni frettolose. Ci sarebbe così il tempo di trovare un accordo nei prossimi mesi prima della finestra di mercato invernale". Grosso ha poi aggiunto: "Credo sia un discorso di buonsenso e ribadisco che l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha scritto nel suo parere che il commissario ad acta debba intervenire solo come extrema ratio, non che debba intervenire dopo solo tre giorni di trattative".

10.44: Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, all'ingresso in Federcalcio, non vuole fare le cose di fretta: "I tempi molto stretti della trattativa sul rinnovo dell'accordo collettivo dei calciatori sono determinati dall'avvicinarsi dello sciopero proclamato dall'Assocalciatori per il 25 e 26 settembre. Sarebbe sensato anche solo posticipare questo sciopero per avere tempi più dilatati".