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  • Bergomi: 'Inter più debole, Dzeko non è sufficiente. Champions? Ha la sfortuna di essere in prima fascia'

    Bergomi: 'Inter più debole, Dzeko non è sufficiente. Champions? Ha la sfortuna di essere in prima fascia'

    Leggenda dell'Inter, ora opinionista in tv, Beppe Bergomi dice la sua sul nuovo ciclo nerazzurro, senza Conte, Hakimi e Lukaku, affidato a Simone Inzaghi. Queste le parole dell'ex numero 2 interista al Corriere della Sera: "E' più debole senza Lukaku e Hakimi. Pesa soprattutto la cessione di Lukaku. Era il leader emotivo, aveva attratto a sé tutti. La società però, considerate le difficoltà in cui si trova la proprietà, ha operato bene. Ha preso Dzeko e Dumfries, entrambi bravi. Ha bisogno di un'altra punta che dia profondità, se la trova resta competitiva per lo scudetto, ma se centra la qualificazione alla Champions avrà fatto il suo". 

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    DZEKO - "Davanti Dzeko è stato un bel colpo. Ragazzo serio, sta bene fisicamente, ha motivazioni alte: sì, è la soluzione migliore, viste le condizioni, ma non è sufficiente. Dico che hanno lavorato bene perché perso Eriksen hanno preso Calhanoglu. A destra poi è arrivato un buon giocatore come Dumfries". 

    PROFILO IDEALE - "Con Conte la profondità la dava Lukaku, alla Lazio Immobile. Dzeko è ottimo nel movimento incontro, però a Lukaku sulla palla lunga non gli stai dietro. Serve uno che vada profondo. Thuram ha giocato sempre da esterno, Correa conosce il campionato italiano. Zapata forse era il profilo miglior, poi ci sarebbe il francese Edouard del Celtic, un'idea niente male". 

    LA PROPRIETA' - "Prima Conte, Oriali e Zanetti erano molto uniti, ma c'era un po' di contrapposizione con proprietà e dirigenza. Ora diventano fondamentali le figure di Marotta e Ausilio, con Inzaghi sono più uniti, lavoreranno vicino e non lo lasceranno solo". 

    LUKAKU - "Come ho detto, l'Inter si è indebolita. Ci sono giocatori che in certi campionati dominano, Lukaku è uno di questi, Ibra un altro, anche a 40 anni è decisivo da noi. Lukaku aveva una struttura dominante". 

    LA CHAMPIONS - "Quest'anno ha la sfortuna di essere in prima fascia, sembra paradossale, ma sono più forti le squadre di seconda fascia. Nelle ultime stagioni ha sempre avuto nel gruppo una terza squadra forte: ci vuole un po' di fortuna. In Europa si gioca un calcio diverso: la Nazionale ci ha insegnato qualcosa. Però passare il primo turno sarebbe auspicabile". 

    LO SCUDETTO - "La Juve ha la rosa migliore, magari un po' imperfetta, ma è tornato Allegri e fa la differenza. Con Locatelli il centrocampo è sistemato, sono loro i favoriti". 

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