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  • Bergonzi, l'ultimo schiaffo del Palazzo alla Juve (e alla Fiorentina)

    Bergonzi, l'ultimo schiaffo del Palazzo alla Juve (e alla Fiorentina)

    Non c'è niente da fare. Questo non è l'anno di Nicchi & Braschi. La designazione di Bergonzi a dirigere Fiorentina-Juve ha suscitato l'irritazione dei bianconeri i quali non dimenticano come, in occasione della gara con il Bologna, sia stato proprio quest'arbitro, nella circostanza quarto uomo, a fare espellere Conte.

    Ma ad imbufarlirsi è anche la Fiorentina con i suoi tifosi. Basta dare un'occhiata sui loro siti:  i viola temono di diventare le vittime sacrificali del disastro arbitrale dopo settimane di polemiche sui torti ricevuti dai bianconeri.

    A Firenze hanno la memoria lunga, come a Torino.

    Nella stagione 2007-2008, l'assicuratore genovese diresse Napoli-Juve. Sull'1-1, accordò ai partenopei due rigori che non c'erano e i partenopei s'imposero per 3-1 scatenando l'ira bianconera. Accusato di simulazione, Zalayeta venne squalificato dal giudice sportivo per due giornate, sanzione dimezzata in appello grazie alle immagini fornite da una tv locale. Bergonzi venne fermato per due mesi e mezzo e ritrovò la Juve soltanto il 19 settembre 2010 (Juve-Udinese). Da allora, con lui in campo i bianconeri non hanno più perso.

    I precedenti di Bergonzi con le due squadre sono interessanti:  la Fiorentina ha registrato  6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. La Juventus conta 8 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

    Fatto voti perchè domani sera Bergonzi risulti il migliore in campo al Franchi, la sua designazione è quantomeno inopportuna, improvvida e può pure suonare vagamente provocatoria. Ma, fra tutti gli arbitri a disposizione, bisognava proprio scegliere quello che ha cacciato Conte a Bologna e che in Toscana considerano filojuventino? Ma il buon senso dov'è?

    L'obiezione secondo la quale, se si dovessero escludere tutti gli arbitri sgraditi alle diverse squadre, in campo dovrebbero andare Nicchi e Braschi, sarebbe pertinente se la situazione non fosse quella che è: una stagione condizionata dalla mediocrità tecnica di buona parte dei fischietti (e per non dire degli assistenti) e aggravata dall'incapacità dei vertici della categoria di ammettere gli errori commessi. Buona fortuna, Fiorentina e Juve.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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