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  • Berlusconi ha scaricato anche Brocchi

    Berlusconi ha scaricato anche Brocchi

    • Andrea Distaso
    Non deve essere piacevole vedere la panchina del Milan, ancora occupata da lui per una finale di Coppa Italia dai tantissimi significati, assegnata ad una serie infinita di allenatori, dagli italiani Montella e Giampaolo, agli stranieri Garcia ed Emery, senza dimenticare la candidatura delle scorse settimane di Manuel Pellegrini. A poche ore dal match che può in parte mutare il senso della stagione rossonera e condizionare il suo futuro, Cristian Brocchi non si è mai sentito così solo e abbandonato al proprio destino. Verosimilmente, nemmeno una clamorosa vittoria contro la Juventus consentirebbe all'ex allenatore della Primavera di presentare in ritiro con la prima squadra ai primi di luglio.

    BERLUSCONI E' SCOMPARSO - Scaricato da parte dello spogliatoio, sia sul campo con le pessime prestazioni nel finale di campionato che con atteggiamenti poco consoni all'interno dello spogliatoio, Brocchi è stato emarginato nel momento clou della sua breve esperienza anche dal suo principale sponsor, Silvio Berlusconi. La toccata e fuga a Milanello di giovedì scorso rischia di rimanere un gesto isolato perchè anche sua presenza in extremis sulle tribune dell'Olimpico stasera non cambierebbe di molto la situazione. Una molta deciso di sostituire Mihajlovic con l'attuale guida tecnica, gli impegni politici in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno e le preoccupazioni sul fronte cessione hanno assolutamente distolto l'ex premier dalle vicende della squadra e chi si aspettava una maggiore vicinanza, anche fisica, a Brocchi è rimasto deluso. Esserci o non esserci allo stadio sposterebbe di poco gli equilibri, perchè un altro Milan e un altro Berlusconi mai avrebbero permesso, anche stavolta, di esporre l'allenatore a questa ridda di voci e indiscrezioni di mercato a poche ore dalla partita dell'anno. Non a caso, Brocchi si è sfogato nei giorni scorsi parlando di società spaccata e in stato confusionario e non a caso il suo destino sembra segnato, che si vinca o che si perda.

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