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  • Berlusconi, la strategia per Balotelli

    Berlusconi, la strategia per Balotelli

    Stavolta a rilanciare la suggestione-Balotelli è proprio Silvio Berlusconi. Nel suo blitz a Milanello il presidente rossonero non s’è nascosto: «Mi piace, m’è sempre piaciuto ». E giù un sorriso che attira mille pensieri. O aspettative piuttosto che fantasie? La pista SuperMario ormai da mesi calamita le attenzioni del mondo milanista. Le ultime da Manchester, con le scarse utilizzazioni di Mancini, suggeriscono addirittura la prospettiva di un ingaggio-lampo a gennaio. La strada più breve, la più eccitante. Ma anche quella più complicata. Ieri il tecnico del City ha chiarito che non cerca altri attaccanti per il nuovo anno, ma l’apertura delle liste è ancora lontana. Troppe cose possono cambiare in fretta. Certo, l’unica strada possibile è quella del prestito, visto che ora il Milan non può affrontare grandi costi. Ma Berlusconi ha autorizzato il restyling. E non è un passo da poco. Sempre ieri  erlusconi ha aperto ai rinforzi invernali: «Certo, sono qui per questo». Un via libera che non indica un budget, ma consente a Galliani di muoversi a 360˚.

    Sponda Mario Sulla questione ha parlato Mino Raiola, il suo  agente, intervenendo a Speciale- Calciomercato su Mediaset Premium: «Ho sentito parlare di prestiti, ma come può un giocatore come Mario Balotelli andare in prestito? Anche a me piacciono Disneyland e Gardaland...». Poi, precisa: «Non esiste la minima crisi tra Mario, il City e Mancini. La tribuna non gli piace, ma non vuole andare via. Vogliamo rimanere minimo ancora un anno  e mezzo al City e, se decidessimo di andarcene via domani, in Italia ora non penso  se lo possano permettere». Il finale è solo in apparenza negativo. In realtà  quest’affermazione rivela un piano: cambiare maglia nell’estate del 2014, cioè a uno dalla scadenza del contratto. Ciò significa che Mario non rinnoverà col City. Se il Milan si fa sotto ora spende tanto, ma se aspetta può prenderlo a un costo molto più basso. A sentire Berlusconi un’accelerazione non va esclusa. Anzi.

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