Calciomercato.com

  • Milanmania: Berlusconi non torna coi soldi del Monopoli, passati 90 anni dal Craiova
Milanmania: Berlusconi non torna coi soldi del Monopoli, passati 90 anni dal Craiova

Milanmania: Berlusconi non torna coi soldi del Monopoli, passati 90 anni dal Craiova

  • Carlo Pellegatti
Situazione, schieramenti, partiti. Sto scrivendo queste righe sull''aereo che  mi sta riportando a Milano, dopo la trasferta di Atene. Sono andato in Grecia non per lavoro, ma perchè gioca il Milan. E 'stata una partita piatta, lenta, collosa, che ha regalato una sola emozione. Priva dunque di spettacolo e di divertimento, essenza del calcio.

Ecco ora la situazione, dove ormai sono tornate a dominare le fazioni astiose, come ai tempi tristi del pro e contro Berlusconi, del pro e contro Galliani. Quindi non si va da nessuna parte. C'è chi accusa la proprietà cinese, Fassone e Mirabelli. Alcuni per principio, e poi? Quale suggerimento costruttivo dietro le feroci critiche ai padroni  cinesi e all'attuale dirigenza? Devono vendere a chi? Devono dimettersi a favore di chi? Dire, parlare, proporre!

Si vorrebbe la restaurazione con il ritorno di Silvio Berlusconi, che, ancora ieri, ha ribadito che non possa competere in un mercato con i soldi del Monopoli? Altri sono critici con la proprietà, contestando una campagna acquisti totalmente sbagliata, priva del top player o meglio top bomber, Aubameyang, fra i preferiti. Se poi qualcuno cerca di ribattere che il Borussia, n Champions League, pur con il forte Aubemayang ha conquistato la miseria.di 2 punti in classifica, pareggiando in casa con l'Apoel, viene accusato di essere filogovernativo. Senza un gioco fluido, organizzato e funzionale, anche il piu'grande attaccante va in difficoltà. Questa la scontata verità.

C'è chi accusa Montella. L'allenatore è sembrato fin troppo sereno nel dopo-partita, sottolineando soprattutto  il temperamento della squadra. Sarebbero state fondamentali due franche vittorie in Grecia e a Reggio Emilia, per consolidare la sua guida tecnica. La prima prova, sotto il piano del gioco è fallita. Attendiamo ora il match di domenica sera, avversario il Sassuolo. Molti sono per il cambio dell'allenatore, per dare una scossa a una squadra che sta vivendo una incredibile involuzione in tanti giocatori. Musacchio è distante anni luce da quel difensore sicuro, forte, reattivo e implacabile ammirato nelle prime uscite. Ricardo Rodriguez sembra stanco e appannato.

Cutrone demoralizzato, Andrè Silva spaesato. L'unica alternativa  al tecnico attuale pare Gattuso, da escludere Paulo Sousa e Mazzarri, ma anche questa soluzione, epidermicamente plausibile, nel lungo periodo non mi lascia tranquillo. Temo che purtroppo Montella abbia perso il bandolo della famosa matassa a causa del cambio di schema, con aggiustamenti su aggiustamenti  di uomini e moduli, forse la causa prima di questa pesante situazione.

Ora spetta solo all'allenatore campano quello scatto di orgoglio e di lucidità, che possa salvare lui ma soprattutto il nostro Milan. Certo continuare così pare un'agonia lenta e sfibrante. Il momento piu' gratificante di questi ultimi 4 ultimi anni, oltre alla vittoria di Doha, è stata la festa del 3 agosto, quando sembrava tornato l'entusiasmo di tutto il popolo rossonero finalmente unito, in occasione del  match contro il Craiova. Sono passati 90 giorni e sembrano 90 anni. Le prefiche, portatrici di sventure, sono tornate a urlare alte. Sono rinati i partiti e le fazioni. Il piu' importante acquisto dell'estate, l'entusiasmo, sembra essersi dissolto. Senza vittorie e spettacolo, sembra essere 'tornato il caos sul caro e vecchio Milan, il mio unico Partito. Quanto soffro, quanto mi dispiace!

Altre Notizie