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  • Berlusconi vorrebbe tenersi il Milan, ma la cessione è vicina: il punto

    Berlusconi vorrebbe tenersi il Milan, ma la cessione è vicina: il punto

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    Silvio Berlusconi e il Milan
    , un legame che, anche quando si interromperà in maniera ufficiale, è destinato a lasciare uno strascico malinconico nell'ex premier. Secondo l'indiscrezione rilanciata nella giornata di ieri da Il Sole 24 Ore, il proprietario uscente del club rossonero ha tentennato, tentenna e tentennerà fino all'ultimo prima di disfarsene definitivamente, nonostante la trattativa di cessione alla cordata cinese sia entrata nella sua fase culminante e il closing, previsto entro il prossimo 20 novembre, sia davvero dietro all'angolo. Fonti vicine a Berlusconi riferiscono infatti che, al termine della partita vinta dal Milan contro la Juventus, il numero 1 del Diavolo abbia lasciato trapelare la tentazione di tenersi la società e di portare avanti in prima persona questo nuovo ciclo all'insegna dei calciatori italiani e dei giovani, possibilmente provenienti dal proprio vivaio.

    Una confidenza, una battuta, che al momento non sembra rappresentare il preludio ad un clamoroso dietrofront, perchè le conseguenze economiche sarebbero pesanti per Berlusconi e per Fininvest, la controllante del Milan. Nel caso in cui si verificasse la retromarcia, verrebbe infatti restituita la caparra di 100 milioni di euro versata da Sino Europe Sports Investment tra agosto e settembre e a questa andrebbe aggiunta un'ulteriore penale di 100 milioni di euro. Senza contare che Berlusconi si troverebbe a farsi nuovamente carico dei 220 milioni di debiti consolidati da parte del Milan. Da chi sta seguendo in prima persona la chiusura dell'affare arriva invece grande ottimismo sulla chiusura dello stesso e la dimostrazione arriva dall'imminente partenza del nuovo ad in pectore Marco Fassone verso la Cina per discutere con i rappresentati di quelle aziende con cui potrebbero essere siglati importanti contratti di sponsorizzazione, necessari per avere le risorse più o meno immediate per muoversi sul mercato.

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