Berlusconi, vuoi vincere? Riprendi Ibra
Ovviamente il ritorno di Ibrahimovic nella Milano rossonera è appena un'ipotesi. C'è chi racconta di come la moglie di Zlatan si trovi bene solo là, in quella città che lo svedese ha frequentato prima in nerazzurro, poi sull'altra sponda. Di sicuro l'ipotesi è intrigante. Altrettanto certamente, sarebbe la soluzione ideale per ridare speranze al mondo milanista. Ibra, tredici scudetti nelle ultime quindi stagioni: chi meglio di lui per riprovarci ancora una volta?
Berlusconi pretende solo vittorie. Sempre. Caccia un allenatore a stagione, a volte anche di più, perché pensa che la sua squadra debba arrivare prima ogni volta. Si è fermato alla fine degli anni Ottanta, oppure all'inizio dei Novanta, quando il Milan era strapieno di campionissimi. E naturalmente vinceva. Ora non è più così, ma lui fatica a prenderne atto. Anche il povero - si fa per dire - Mihajlovic è finito nel mirino del presidente, anche la sua posizione è a forte rischio. Potrebbe saltare subito, se dovesse andare male la partita contro la Lazio. Ma potrebbe anche riuscire ad arrivare in panchina alla fine della stagione, se i rossoneri dessero segnali confortanti. Comunque vadano le prossime settimane, è probabile, quasi certo che al termine del campionato sia costretto a lasciare.
Eppure a Berlusconi basterebbe una mossa per rigiocarsi lo scudetto realmente alla pari con le altre come accadeva un tempo. Non un nuovo allenatore (si tratterebbe del quinto in quattro anni), ma un nuovo calciatore, anzi un nuovo/vecchio calciatore. Sarebbe sufficiente riacquistare un campione, già: Zlatan Ibrahimovic, appunto. Ecco, con Ibrahimovic il Mlan potrebbe davvero sognare. Benché non sia più giovanissimo (è dell'81, trentaquattro anni suonati); benché pretenda un ingaggio comunque da star (si parla di dieci milioni a stagione).
Operazione impossibile? Diciamo semplicemente difficile. Perché quando ci sono di mezzo Ibra, il suo procuratore Raiola e Galliani, niente è impossibile.
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Stefano Agresti
@steagresti
