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  • Bernardeschi: 'Non penso al mercato, che emozioni con Shevchenko al Milan'

    Bernardeschi: 'Non penso al mercato, che emozioni con Shevchenko al Milan'

    Federico Bernardeschi si racconta: "Sono un predestinato, ma rispetto le regole e non spreco il talento". Alla vigilia della sfida alla Juve, il giovane numero 10 della Fiorentina ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica: "Ci stiamo preparando. Loro sono i più forti, solidi, hanno qualità e mentalità. Hanno Dybala e tutti gli altri. Però noi siamo la Fiorentina e su questo costruiremo la nostra voglia di sorprendere. Il nostro obiettivo stagionale è alzare un trofeo, ci proveremo e ci proverò". 

    VOCI DI MERCATO - "Alla Fiorentina devo tutto e per questo penso solo a essere lucido e a separare il lavoro sul campo dai discorsi sul futuro. Forse un anno fa sarei andato in confusione, ora no: ora saprò dare tutto quello che ho per la mia gente. Mettendoci sempre il cuore, perché sono fatto così". 

    KALINIC IN CINA? "Capisco Tevez, che dal calcio vero ha avuto tutto. Ma prima di andare in Cina è meglio restare da queste parti. Per uscire dal palcoscenico e fare nuove esperienze c’è sempre tempo". 

    BAGGIO & ANTOGNONI - "Roberto Baggio ha detto che sono un grande talento, non ci volevo credere. Lui, il calciatore italiano più forte di sempre che parla di me. Roba da matti. Antognoni che dice? Sono cresciuto qui, dove se non hai visto Antognoni devi per forza studiartelo su YouTube. Per me lui è l'eleganza. Assoluta e naturale: della corsa, dei movimenti, del gesto tecnico e atletico". 

    DA MARADONA A SHEVA - "Il calciatore che mi ha emozionato di più? Senza dubbio Shevchenko. Un giocatore del passato con cui avrei voluto giocare? Troppo facile: Maradona. Dovrei correre per lui? Nessun problema". 

    PAULO SOUSA - "L'anno scorso mi ha anche fatto coprire tutta la fascia. È stata un’esperienza fondamentale per me. Ma che fatica, molto meglio ora: sulla trequarti. Quando aveva appena firmato per diventare il nuovo allenatore della Fiorentina, mi chiamò e mi disse quattro parole: io credo in te. Non le dimenticherò mai. A inizio stagione Sousa disse che ero un po' confuso? Mi spiegò cosa voleva dire. Che non ero concentrato come voleva lui. E aveva ragione: venivo dall'Europeo, un'esperienza pazzesca. Mi c'è voluto un po' per rimettere la testa al 100% sulla Fiorentina, ma ci sono riuscito. Già 11 gol tra campionato e coppe, compreso quello al Napoli? Un'emozione violenta, poi sotto la Fiesole. Dopo l'errore di Tomovic sono andato verso di lui, ci siamo scambiati un sorriso come fanno gli amici ed è stato bello". 

    NAZIONALE - "Siamo un laboratorio. Ma siamo destinati a toglierci delle soddisfazioni a stretto giro. Lo sento. Ci sono un sacco di giovani forti. Il calcio italiano sta rinascendo. Anche i club sono tornati a credere nei nostri giovani, era ora. E ne stanno crescendo di nuovi: qui c'è Federico Chiesa, uno che farà parlare di sè. Venire da una famiglia operaia come la mia ti obbliga a rispettare le regole del sacrificio. Non avere talento può sembrare triste, ma averlo e sprecarlo lo è molto di più. Cosa consiglierei ai ragazzini? Non so, direi: restate umili più che potete. Il calcio è emozione pura. Vivetela, punto".

    EXTRA CALCIO - "Ci sono ancora troppi pregiudizi: l'acconciatura, i tatuaggi. Sono giochi che fai a 20 anni. È quando li fai a 40 o 50 che diventa triste. Ho tagliato il ciuffo per evitare battutine. Sono un ragazzo tranquillo, non è che una scelta di immagine cambia il mio modo di lavorare, ma il mondo a volte è così e allora… La mia fidanzata Veronica Ciardi (ex concorrente del Grande Fratello)? Lei ha 8 anni più di me ed è la mia fortuna, mi ha fatto crescere. Già le donne sono avanti rispetto a noi uomini, se poi ti innamori di una ragazza più grande devi darti una mossa, altrimenti resti indietro. Se non avessi fatto il calciatore, sognavo di diventare un musicista solista, penso alla chitarra di Santana. Una band? I Blink-182, a palla. Il mio film preferito è Seven, quello con Brad Pitt, quello con la testa nella scatola. Le cose brutte nel mondo? Bombe sui bambini, uomini che danno fuoco alle donne. Il femminicidio è un dramma da combattere tutti i giorni. I politici dovrebbero dare l'esempio e invece spesso li vedi litigare come tifosi al bar, se non peggio". 
     

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