Bertolacci, c'è il no al prestito
CAMBIA TUTTO - Qualche voce si è sparsa, su un possibile ritorno al Genoa magari da sostituto di Veloso o Rincon qualora partisse uno dei due a gennaio. Ma nulla di concreto, perché Bertolacci e il Milan hanno lo stesso desiderio: rivalutare quell'operazione costata tanto. Andrea piace molto a Montella, lo conosce sin da piccolo, il segnale di fiducia dell'Olimpico (dettato anche dalla necessità) può riaprire una strada. Ora cambiano tante cose, perché José Sosa convince sempre meno ed è scivolato in fondo alle gerarchie, alla pari di Poli; mentre Mati Fernandez è visto dall'allenatore come un jolly tra centrocampo e trequarti. Ecco perché Bertolacci può trovare spazio, anche quando Bonaventura avanza (visto il momento no di Niang) o quando c'è da far rifiatare uno dei titolari, non per forza Kucka.
IL MERCATO - Se arrivasse una mezz'ala a gennaio, sognando Gagliardini o Pellegrini (opzioni difficili, più fattibili per giugno) ma senza scartare ipotesi straniere low cost o in prestito, Bertolacci vorrebbe comunque rimanere qualora scalasse davvero le preferenze di Montella, le prossime due gare lo diranno più chiaramente. E giocarsi il suo posto, da protagonista. Di sicuro non salutare in prestito, né il Milan vorrebbe svenderlo facendo minusvalenza col suo cartellino. Un desiderio comune e una buona prestazione per ripartire. Ora Bertolacci rivede davvero la luce.