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Bertolacci, c'è il no al prestito

Bertolacci, c'è il no al prestito

La pressione di un anno fa è un lontano ricordo. Andrea Bertolacci in silenzio ha saputo riprendersi il Milan, un primo passo di un percorso lungo ma tutt'altro che scontato. Perché la prestazione di Roma per quel centrocampista pagato 20 milioni di euro è significata tanto per Vincenzo Montella: affidabilità, serietà, qualità. E una prova a testa alta che ha contribuito a rendere sabbie mobili le gerarchie del centrocampo rossonero. Chissà che a Bertolacci non abbia paradossalmente fatto bene questo stop che ha allontanato i riflettori dal suo prezzo altissimo: è tornato in punta di piedi da protagonista. E un'ipotesi prestito non ha mai voluto prenderla in considerazione.

CAMBIA TUTTO - Qualche voce si è sparsa, su un possibile ritorno al Genoa magari da sostituto di Veloso o Rincon qualora partisse uno dei due a gennaio. Ma nulla di concreto, perché Bertolacci e il Milan hanno lo stesso desiderio: rivalutare quell'operazione costata tanto. Andrea piace molto a Montella, lo conosce sin da piccolo, il segnale di fiducia dell'Olimpico (dettato anche dalla necessità) può riaprire una strada. Ora cambiano tante cose, perché José Sosa convince sempre meno ed è scivolato in fondo alle gerarchie, alla pari di Poli; mentre Mati Fernandez è visto dall'allenatore come un jolly tra centrocampo e trequarti. Ecco perché Bertolacci può trovare spazio, anche quando Bonaventura avanza (visto il momento no di Niang) o quando c'è da far rifiatare uno dei titolari, non per forza Kucka.

IL MERCATO - Se arrivasse una mezz'ala a gennaio, sognando Gagliardini o Pellegrini (opzioni difficili, più fattibili per giugno) ma senza scartare ipotesi straniere low cost o in prestito, Bertolacci vorrebbe comunque rimanere qualora scalasse davvero le preferenze di Montella, le prossime due gare lo diranno più chiaramente. E giocarsi il suo posto, da protagonista. Di sicuro non salutare in prestito, né il Milan vorrebbe svenderlo facendo minusvalenza col suo cartellino. Un desiderio comune e una buona prestazione per ripartire. Ora Bertolacci rivede davvero la luce.

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