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Fiorentina 2010:| Il bilancio nel dettaglio

Fiorentina 2010:| Il bilancio nel dettaglio

  • L.C.

Le vacche grasse sono un ricordo e la via del fair play finanziario si fa tutta in salita senza i diritti per la partecipazione alla Champions League: il bilancio della Fiorentina al 31 dicembre 2010, reso pubblico in questi giorni, segna un risultato negativo di 9.604.353 euro. Ben altro scenario rispetto ai quasi quattro milioni e mezzo di attivo del bilancio 2009. Ma sfogliando le pagine del documento si scoprono altri dati interessanti: ad esempio che i movimenti del mercato hanno visto molte più spese per acquisti di giocatori che non incassi per cessioni. Fino a scoprire i progetti della Fiorentina per allestire spazi commerciali allo stadio Franchi. Ma andiamo con ordine.

Non ci vuole molta fantasia a indovinare: la Fiorentina nel 2010 ha avuto un vero e proprio crollo di ricavi, ridotti del 43%. I motivi sono risaputi e in gran parte riconducibili alla perdita delle competizioni europee. La partecipazione alla Champions League aveva fruttato ai viola 28,6 milioni di euro: una piccola fetta, circa 3,6 milioni, rimangono nel bilancio 2010 (dato che l'avventura europea si è conclusa all'inizio dello scorso anno), mentre nel prossimo bilancio non ci saranno neppure le briciole. Insomma la perdita dei contributi per la partecipazione al torneo europeo più prestigioso e per i diritti televisivi delle partite di coppa sono la principale ferita nei conti del club dei Della Valle, ma non certo l'unica.

Ecco che dai ricavi di marketing spariscono quasi tre milioni rispetto al 2009: risultato della fuga del 'main sponsor', la Toyota, che ha lasciato a metà 2010.

Male anche le presenze allo stadio: solo per il minor numero di abbonamenti si sono persi oltre due milioni di euro; in questo modo l'incidenza degli incassi allo stadio sui ricavi si assottiglia al 13,86%, rispetto al 54% dei diritti televisivi. Il divario, in linea con quello di altri club di serie A, è più accentuato rispetto ai più importanti campionati europei, e va tenuto a mente nelle discussioni su quanto le tv a pagamento sia in grado di esercitare pressioni sul mondo del pallone. Altri due milioni scarsi sono svaniti dalle casse viola per i minori contributi che la Lega elargisce in base alla posizione raggiunta in campionato.

Cifre importanti anche dal mercato: rimangono le plusvalenze (pur se minori), ma il saldo è negativo per oltre 17 milioni, mentre il 2009 si era chiuso con un attivo di oltre tre milioni e mezzo (pesava l'affarone di Felipe Melo...). Con un quadro desolante come questo il club è corso ai ripari nell'unico modo possibile: tagliare sui costi. Ma di abbassamento del monte ingaggi ancora non c'è traccia nel bilancio chiuso allo scorso 31 dicembre: i 10 milioni risparmiati sul costo del personale (gli stipendi ai giocatori sono la spesa principale della società) derivano piuttosto dal mancato raggiungimento dei risultati sportivi che avrebbero fatto scattare i premi per i calciatori.

Nella parte del bilancio in cui si analizzano i risultati sportivi, la Fiorentina prova a trovare spiegazioni del drastico calo di rendimento nel maledetto 2010: per la prima parte si citano 'la partecipazione alle numerose competizioni disputate', 'la rosa non eccessivamente ampia', 'la squalifica del giocatore Adrian Mutu'. Per l'inizio del campionato 2010/2011 invece si punta il dito contro 'le numerose e prolungate assenze per infortuni e squalifiche di alcuni tra i giocatori più rappresentativi', e si ricordano Jovetic, Mutu, Frey, Montolivo, Vargas e D'Agostino.

Mentre tutti continuavano a sognare la Cittadella, i vertici della Fiorentina pensavano intanto ad uno sfruttamento commerciale del 'Franchi': infatti nel bilancio, laddove si accenna ad un contenzioso con alcuni professionisti, emerge che il club aveva commissionato studi e tavole di lavoro con l'obiettivo di realizzare locali commerciali nel sottotribuna dello stadio. Ma la società dei fratelli Della Valle punta a dare più impulso anche al settore marketing: per questo il ramo della Fiorentina che se ne occupava è stato ceduto ad un'altra società satellite, la Firenze Viola srl, evidentemente nella speranza di poter aumentare i ricavi. Ma la sponsorizzazione principale rimane competenza diretta dell'Acf Fiorentina Spa.

(Quotidiano Viola)


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