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  • Bill Gates: 'Evitiamo una catastrofe morale, vaccino per tutti'

    Bill Gates: 'Evitiamo una catastrofe morale, vaccino per tutti'

    • Valeria Grassi
    In un articolo che compare sul Corriere della Sera, Bill Gates (il fondatore di Microsoft) afferma che molto probabilmente all’inizio del prossimo anno sarà possibile vaccinarsi contro il Covid-19, una svolta che modificherà gli stili di vita, ripristinando la tanto attesa normalità. I governi potranno revocare le misure di prevenzione dalla malattia, ciò significherebbe niente più mascherine e distanziamento sociale.

    Ma come in ogni vicenda, esiste un’altra faccia della medaglia, più complicata e difficile da gestire: “L’eradicazione della malattia non avverrà autonomamente – avverte Bill Gates – occorre assicurarsi che vi sia l’effettiva capacità di produrre miliardi di dosi di vaccino, trovare i finanziamenti per realizzarla e individuare le strategie più idonee per la sua distribuzione".

    Secondo il padre della Microsoft, contrariamente a quanto sta avvenendo in questo momento, la ripartizione vaccinale dovrebbe essere disponibile per tutti e non solo per i Paesi più ricchi che, assicurandosi l’acquisto di miliardi di dosi, hanno già preso accordi con le case farmaceutiche. In tale contesto la malattia non sarebbe prevenibile, ma solo contenuta in alcune parti del mondo piuttosto che in altre, con un rischio di morte non del tutto debellato. Di fatto, gli scenari proposti dai ricercatori della Northeastern University dimostrano che la risultante di una somministrazione disuguale del vaccino a livello mondiale raddoppierebbe il numero di vittime e non controllerebbe la diffusione del virus su larga scala. Non tutti saranno disposti a vaccinarsi, per cui anche la sola distribuzione nei Paesi più ricchi sarebbe un rischio a livello economico, sociale e organizzativo.

    Il rallentare la diffusione della malattia non significa eliminarla completamente, per questo motivo è necessario che si attui una strategia globale capace di adattarsi all’evoluzione del Covid-19; ed è qui che secondo Bill Gates “entra in gioco l’Act Accelerator, l’iniziativa promossa da organizzazioni come Gavi e Global Fund. Benché ancora sconosciute a molti, queste agenzie hanno alle spalle due decenni di esperienza nel finanziamento di vaccini, farmaci e dispositivi diagnostici. Le società farmaceutiche si sono adoperate per agevolare i pagamenti, rinunciando a ogni forma di profitto sui vaccini contro il Covid-19, e impegnandosi a renderli accessibili a tutti. Ma occorrono anche investimenti pubblici. Il Regno Unito è un buon esempio per tutte le nazioni ricche: ha donato all’Accelerator i fondi necessari per procurare centinaia di milioni di dosi di vaccino per i Paesi poveri. Il premier italiano Conte è stato tra i primi a riconoscere l’esigenza di una risposta multilaterale al Covid-19, e ha giustamente inserito la risposta equa e globale alla pandemia tra le priorità dell’agenda italiana del G20 nel 2021. Ma occorre fare di più, e intervenire con più generosità".

    Firmando un accordo con la fondazione “Bill and Melinda Gates” (dell’omonimo fondatore di Microsoft), anche le società farmaceutiche si mettono in gioco per ridurre la diffusione della malattia: quest’ultime hanno accettato di incrementare la produzione dei farmaci per la cura del Covid-19 e hanno messo a disposizione l’utilizzo dei loro impianti per collaborare alla produzione del vaccino, assicurando cosi che, una volta certi, vengano distribuiti su vasta scala il prima possibile.

    Sconfiggere il Covid-19 vorrebbe dire potenziare un sistema organizzativo capace di limitare l’insorgere nuove pandemie negli anni a venire. Gates si lascia andare ad un commento molto umano e incisivo: “Perché l’umanità intera non è semplicemente interconnessa da valori comuni e da legami sociali: siamo interdipendenti anche biologicamente, collegati tra di noi da una rete microscopica di germi per la quale la salute di un individuo dipende dalla salute di tutti gli altri. Ci ritroviamo tutti uniti da questa pandemia. E uniti dovremo combatterla".

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