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  • Bisoli rilancia la sfida:| 'Mia panchina non è in bilico'
Bisoli rilancia la sfida:| 'Mia panchina non è in bilico'

Bisoli rilancia la sfida:| 'Mia panchina non è in bilico'

 

La sconfitta è un boomerang che, però, il tecnico rossoblù afferra al volo. «Sono molto molto soddisfatto della prestazione», dice, «anche se per qualcuno conta solo il risultato. Ma attenzione, in tutta Italia si parla della nostra grande prestazione». Al diavolo le chiacchiere, insomma. Bisoli spazza via i fantasmi che aleggiano attorno alla sua panchina. «Se la società avesse qualcosa da comunicarmi lo avrebbe già fatto», taglia corto. «Per quel che mi riguarda non ho nulla da rimproverarmi. Sto dando il massimo per il Cagliari, idem il gruppo. I risultati ci sono. E a Torino, ripeto, abbiamo perso per colpa di alcuni episodi».

L'EQUILIBRIO C'È Avanti tutta senza voltarsi indietro e, soprattutto, senza rimpianti. «La serenità che avevo il giorno che sono tornato in Sardegna non è cambiata di una virgola», tiene a precisare Bisoli che incalza: «Sfido chiunque a dire che quest'estate prevedeva che in cinque giornate avremmo conquistato sei punti. Certo, ci sono stati tre 0-0, ma la squadra è sempre stata equilibrata. E il fatto che l'unico tiro in porta con la palla in movimento lo abbiamo subito domenica scorsa a Torino da Iaquinta, tra l'altro l'azione era anche viziata da un fallo, la dice tutta». Sincero Bisoli, e se qualcosa non lo convince del tutto non la manda certo a dire. I rapporti con Massimo Cellino? «Abbiamo parlato, riso e scherzato prima della gara di Torino. E il feeling con il presidente non si può mica rompere per una sconfitta in casa della Juve. Altrimenti gli allenatori vanno al massacro».

CELLINO BLINDA BISOLI Lo stesso patron rossoblù ieri ha rispedito al mittente le ipotesi di un eventuale esonero in caso di sconfitta a Verona. «È soltanto un tentativo di destabilizzarci», ha detto Cellino. «Io non sono affatto preoccupato perché conosco i miei giocatori e con loro mi sento in una botte di ferro. Per darci fastidio», ha poi aggiunto, «servirebbe qualcosa di più intelligente».

ROSSOBLÙ PROTAGONISTI Niente drammi, il tragitto è lungo e il timoniere non si tocca. E lui, Bisoli appunto, non perde occasione per esaltare il gruppo, anche se non rinuncia a mettere in chiaro le sue strategie. Gli applausi per cominciare: «È evidente la crescita di alcuni giocatori: Astori, Canini e Lazzari su tutti». Implacabile Matri. «È in grande condizione e in questo momento meriterebbe la Nazionale. Per il lavoro che fa senza palla e per le situazioni da rete che si crea. E addirittura sarebbe potuto essere il capocannoniere della serie A con almeno otto reti». Al contrario stenta Acquafresca. «È una questione di preparazione, ma col tempo», assicura Bisoli, «verrà fuori anche lui». E ancora: «Bravo Perico. Paradossalmente ha dato il meglio in fase difensiva, lui che tende più a spingere. Del resto i problemi sui gol sono nati dall'altra parte».

IL CASO CONTI Intanto riecco capitan Conti dopo l'infortunio. «Adesso valuteremo i test, magari sarà disponibile per la panchina», minimizza Bisoli che poi ribadisce: «Per me sono tutti titolari». Chiaro il riferimento a Nainggolan che ha sostituito il regista romano nelle ultime tre partite e mezzo. «Un ragazzo dell'88 che sinora nessuno aveva preso in considerazione. Sta facendo un grande campionato», sottolinea con forza Bisoli. Poi si rivolge ai giornalisti: «Perché mi chiedete solo di Conti e mai di Biasi? Per me sono sullo stesso piano». Paragone sin troppo generoso, forse. Non per Bisoli che rincara la dose e di fatto (e a sorpresa) cambia le gerarchie nel cuore della manovra, e non solo: «In questo momento il campo dice che Nainggolan è il titolare e che Conti deve riconquistarsi il posto». E a proposito del belga aggiunge: «Ha fatto una partita più bella dell'altra. Poi non è detto che in futuro non possa fare la mezzala. Presente nella manovra difensiva e in quella offensiva. Ha forza, qualità, cattiveria. Esprime il calcio totale di adesso».

CHIEVO NEL MIRINO Presumibilmente a Verona sarà ancora Nainggolan il regista del Cagliari, poi la pausa porterà consiglio. Sulla strada dei rossoblù un'altra squadra appena sconfitta in casa e pertanto vogliosa di riscatto. «Certo non si può dire che il calendario ci abbia agevolati: siamo stati parecchio sfortunati». Il Chievo? «Sta andando benissimo. Anche il Cagliari, però, non è da meno», mostra il petto Bisoli, quindi rivela di aver ricevuto domenica a Torino a fine gara «i complimenti di Del Neri e Chiellini». Infine puntualizza: «Dopo sei giornate una sconfitta non può scatenare tensione, semmai tanta voglia di riscatto. Non siamo mica nel girone di ritorno».

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