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  • Bitcoin e criptovalute, la rivoluzione del calcio. L'esperto Comandini a CM: 'Più potere ai tifosi, anticipiamo il futuro'

    Bitcoin e criptovalute, la rivoluzione del calcio. L'esperto Comandini a CM: 'Più potere ai tifosi, anticipiamo il futuro'

    • Francesco Guerrieri
    Il calcio e la sua evoluzione. Anzi: ri-voluzione. Occhio, perché è dietro l'angolo. Tra quanti anni un club pagherà un giocatore in criptovalute? Pochi, pochissimi. Massimo quattro secondo il Professore di Blockchain presso Università Guglielmo Marconi Gian Luca Comandini. Classe '90, lo sguardo proiettato al futuro e un passo sempre più avanti degli altri. Nella nostra intervista Comandini ci ha raccontato come bitcoin e criptovalute possono diventare sempre più protagonisti nel mondo del calcio.

    Ci spiega in poche parole cos'è un bitcoin?
    "E' una criptovaluta, cioè un asset di valore che può essere scambiato sfruttando la tecnologia".

    In che modo il mondo dei bitcoin può incrociarsi con il calcio?
    "Non so se saranno proprio i bitcoin a inserirsi nel calcio o un altro tipo di criptovaluta, ma io credo che attraverso questi elementi si possano prevenire alcuni problemi come per esempio le false plusvalenze e il riciclaggio. Questa tecnologia può tracciare ogni tipo di flusso, qualsiasi transizione viene fatta con il bitcoin può essere tracciata".

    L'Inter ha firmato due accordi: uno come main jersey partner con Socios.com per 16 milioni di euro (20 con i bonus) nel 2021/22, l'altro con DigitalBits, criptovaluta sviluppata da Zytara Labs, global digital banking che vale 5 milioni a stagione. In quattro anni dovrebbero entrare nelle casse del club 85 milioni dalle criptovalute.
    "Lavoro con entrambi i marchi, anche se non mi sono occupato personalmente io della sponsorizzazione. Sono piattaforme che hanno deciso di puntare forte sul calcio, in particolare su quello italiano. Crypto.com è diventato sponsor della Serie A, Binance della Lazio. Stiamo andando sempre più in questa direzione, perché questo settore è l'unico ad avere molta liquidità e si inserisce nel calcio vedendolo come vetrina per farsi conoscere da tutti, consapevole anche di non avere molta concorrenza. Perché non credo che ci sarà nessuno sponsor del mondo tradizionale disposto a spendere 30 milioni come ha fatto Binance per la Lazio".

    Tra quanti anni secondo lei si potrà comprare un giocatore con le criptovalute?
    "Ci siamo molto vicini, secondo me tra tre o quattro anni. Massimo cinque. Non solo si potranno comprare giocatori con le criptovalute, ma ogni calciatore e ogni squadra potranno dividersi in tanti token".

    Cioè?
    "Faccio un esempio. Se un appassionato di calcio è convinto che un giovane semi-sconosciuto possa diventare un fenomeno, potrebbe acquistare i token di quel giocatore. Se la sua previsione era giusta e magari quel ragazzo diventa un campione, l'appassionato avrà una percentuale sul giocatore. In base a quanto ha investito per il token. Io credo che si stia andando verso quella direzione. Si tokenizzeranno squadre e giocatori".

    Oggi esistono già i fan token.
    "E' vero, ma per ora vengono visti come contentini per i fan, che hanno la possibilità di prendere delle decisioni sulla propria squadra. Però penso che questo processo sia un beta test di quello che ho raccontato".

    Lei è presidente del Vesta, squadra di Seconda Categoria laziale.
    "Siamo stati precursori di tutto questo. Due anni fa abbiamo iniziato questo percorso inserendo le tecnologie nella nostra realtà, quando ancora le criptovalute nel calcio neanche esistevano".

    Quanti bitcoin vale Leo Messi?
    "Diciamo che se gli diamo un valore di 40 milioni circa, potrebbe valere 1000 bitcoin".

    In futuro anche gli stipendi dei giocatori verranno pagati così?
    "Sicuramente. Un paio di società straniere lo hanno già fatto".

    Mario Draghi sostiene che il bitcoin non sia una moneta.
    "Io credo sia un problema anagrafico. Oltre una certa età, chi ha lavorato nella finanza per tutta la vita non riesce ad accettare i bitcoin. Ma sono convinto che prima o poi farà un passo indietro e si ricrederà, o lui o chi verrà dopo di lui".

    Tra i suoi ruoli c'è anche quello di socio della BSM Sport Management, agenzia di procura di Diego Tavano.
    "Mi sto trovando molto bene, è un lavoro divertente che mi affascina molto. La nostra azienda sta crescendo molto, oltre al lato della procura sportiva ci occupiamo a 360° dell'atleta, e io in particolare mi dedico alla parte della comunicazione, alle consulenze su criptovalute e consulenze immobiliari e tutti quelli aspetti fuori dal mondo del calcio".

    Cosa consiglia ai presidenti dei club per anticipare il futuro
    "Di inserire persone giovani in società. Anche il dirigente più bravo in assoluto, se non è al passo con i tempo, non sarebbe in grado di vedere in che direzione sta andando il mondo. Nelle aziende servono ragazzi in grado di anticipare le criptovalute, il metaverso, gli Esports... Perché altrimenti, si ostacola l'innovazione".

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