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  • Bloomberg: Suning lavora con un advisor per trovare un socio per l'Inter. Obiettivo ripagare Oaktree

    Bloomberg: Suning lavora con un advisor per trovare un socio per l'Inter. Obiettivo ripagare Oaktree

    Si avvicina la fine del 2021 e anche a livello finanziario i club di Serie A tirano una linea sui primi 6 mesi di gestione ordinaria. L'Inter, si sa, non ha attraversato un anno semplice a livello economico, ma oggi il bilancio respira e in cassa, come confermato dall'ad Antonello nell'ultima riunione con gli investitori, ci sono fondi sufficienti. Merito soprattutto del prestito strutturato dalla famiglia Zhang e dalla Great Horizon, la società controllante il club, con il fondo di investimenti Oaktree. Un prestito da 275 milioni complessivi di cui una parte già introitata e per cui Suning ha concesso in pegno il proprio pacchetto azionario del club. C'è però una doppia novità all'orizzonte, perché gli Zhang non vogliono mollare proprio ora.

    PRIMA DI TUTTO IL BOND, POI LO STADIO - La priorità va data al rifinanziamento dei due bond da 375 milioni complessivi in scadenza e, con la banca d'affari Rothschild, sono già state avviate le prime pratiche per un nuovo maxi-bond da 400 milioni di euro. Di fatto verrà rifinanziata una nuova linea di credito e verranno liquidati i debiti passati. Poi sarà la volta dell'ufficializzazione del progetto stadio che porterà nuove possibilità di introiti e, soprattutto un nuovo asset al club.

    NUOVO SOCIO - Secondo quanto riportato da Bloomberg c'è però una novità relativa proprio alla proprietà cinese che, come detto, non vuole lasciare in questo momento in cui, dopo gli investimenti passati, dal punto di vista sportivo e dello stadio l'Inter sta vedendo la luce. Suning ha avviato i contatti con un advisor bancario al fine di provare a sondare il mercato alla ricerca di un partner di minoranza e che garantisca risorse e liquidità. Il fine ultimo resta però quello di saldare il prima possibile il debito contratto con Oaktree, liberarsi dal pegno sulle quote del club e, successivamente, valutare eventualmente la cessione. Un'operazione che, finché il fondo statunitense sarà presente anche nell'organigramma societario (due membri sono nel cda), sarà difficile anche soltanto ipotizzarla.

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