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Boga imprendibile: Mancini da incubo, Pellegrini non eredita la fascia da Florenzi

Boga imprendibile: Mancini da incubo, Pellegrini non eredita la fascia da Florenzi

  • Enrico Maida
    Enrico Maida
La Roma che divora i propri figli, da Totti a Florenzi passando per De Rossi, viene travolta a Reggio Emilia con un capitano bosniaco: la fascia tocca a Dzeko e probabilmente Pellegrini, unico rappresentante superstite della romanità, starà meditando sul da farsi dopo una serata  buia come la pece: un pestone e un cartellino rosso che ha lasciato la Roma in inferiorità numerica nel momento dello sforzo decisivo. 

Fonseca lascia ancora in panchina Kolarov, confermando Spinazzola sulla fascia sinistra e Santon sulla destra per il 4-2-3-1 nel quale si specchia la strategia di De Zerbi, che schiera una specie di tridente alle spalle di Caputo. La scelta di Djuricic conferma la vocazione offensiva del Sassuolo, una squadra che ama giocare senza porsi limiti. 

Nella partita d'andata all'Olimpico la Roma aveva segnato 4 gol al Sassuolo. Una punizione severa che il Sassuolo restituisce alla Roma segnando tre gol nella prima mezzora. Berardi in cattedra distribuisce palloni sublimi, che Caputo trasforma in oro: doppietta micidiale dell'attaccante descritto da alcuni geni del pallone inadatto al salto di categoria. Il terzo sfregio a Fonseca lo firma Djuricic davanti a una platea allibita. Ci si chiede: com'è possibile che la squadra brillante che ha sottomesso la Lazio nel derby sia diventata un colabrodo? Non basta la disastrosa serata di Mancini a spiegare un crollo che mi ha ricordato qualche edizione della Roma zemaniana. 

L'intervallo dovrebbe riordinare le idee alla  banda Fonseca che illude i tifosi al seguito e quelli in poltrona, quando Dzeko realizza di testa il suo centesimo gol con la maglia giallorossa. E poi quando Veretout realizza il rigore provocato da un fallo di mano dell'imprendibile Boga. Proprio Boga ristabilisce il doppio vantaggio e ribalta il risultato dell'andata. Notazione curiosa e vagamente maliziosa: mentre Florenzi debutta da titolare nel Valencia che batte il Celta, Fonseca deve sostituire Santon con Bruno Peres. Non è uno scherzo. 
   
 
IL TABELLINO: 
Sassuolo-Roma 4-2 (primo tempo 3-0)
GOL: 7' p.t. Caputo (S), 16' p.t. Caputo (S), 26' p.t. Djuricic (S), 10' s.t. Dzeko (S), 27' s.t. Veretout (R, rig.), 28' s.t. Boga (S). 
ASSIST: 7' p.t. Djuricic (S), 16' p.t. Toljan (S), 26' p.t. Berardi (S), 10' s.t. Pellegrini (R), 28' s.t. Kyriakopoulos (S). 
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Romagna, Ferrari, Kyriakopoulos; Obiang, Locatelli; Berardi (41' s.t. Magnani), Djuricic, Boga (36' s.t. Magnanelli); Caputo (30' s.t. Defrel). All. De Zerbi. 
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon ( 1' s.t. Bruno Peres), Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Veretout (35' s.t. Villar); Under (20' s.t. Perez), Pellegrini, Kluivert; Dzeko. All. Fonseca.
ARBITRO: Sig. Pairetto di Nichelino. 
AMMONITI: 24' p.t. Cristante (R), 29' p.t. Santon (R), 33' p.t. Obiang (S), 43' p.t. Pellegrini (R), 16' s.t. Kluivert (R), 19' s.t. Spinazzola (R), 23' s.t. Pellegrini (R), 38' s.t. Mancini (R). 
ESPULSO: 23' s.t. Pellegrini (R). 
 

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