Alla fine di una lunga riunione familiare, il Bologna è (virtualmente) passato di mano. Il Patron Renzo Menarini, assistito dai figli Francesca, la presidente, e Alessandro, ha deciso di aderire all'offerta del fondo Barclays di New York, nessuna parentela col fondo arabo che era stato spacciato in giro come copertura. Seguiranno giorni di messa a punto della trattativa ma i conti si conoscono. Sul tavolo della famiglia proprietaria del Bologna c'è un contratto molto articolato che chiama una cifra sui 23/25 milioni per l'intero pacchetto. Peraltro, il geometra Menarini potrebbe riservarsi l'opzione di mantenere una quota minoritaria, intorno al 20%, per avere forza contrattuale nei confronti dell'amministrazione locale in caso di costruzione del nuovo stadio.
Barclays nasce a Londra, collegato ad altri fondi (Schroeder e Permira) ma dotato di propria autonomia, che ha dato mandato al proprio fiduciario italiano, il Prof. Alberto Marino, di condurre le trattative, avviate tre mesi fa. Naturalmente non ci sono dichiarazioni ufficiali, tutto continua a tacere presso gli uffici della Cogei, l'azienza dei Menarini. Lo stesso vale per la controparte che ora è attesa alla verifica delle due diligence anche se non dovrebbero esserci sorprese. Dopo lo scambio delle firme, il fondo, comincerà a rielaborare la struttura. Sicuro l'ingresso di un nuovo direttore generale, dovrebbe chiamarsi Fabrizio Lucchesi. Non ci sono problemi per la conferma di Colomba in panchina, affiancato nell'area tecnica da Eraldo Pecci. Nello staff tecnico potrebbe rientrare Sergio Buso come responsabile del settore giovanile.
