Di Vaio, com’è stato l’impatto con il nuovo allenatore Malesani?

E’ stato molto buono: la squadra sta lavorando intensamente per seguire le sue direttive. E’ un allenatore sanguigno che ha le idee molto chiare e ha sempre fatto giocare bene le squadre che ha allenato. E’ maturato molto da quando mi allenava 10 anni fa a Parma, frutto dell’esperienza delle diverse panchine sulle quali è stato. 

 

E con i nuovi compagni? 

I nuovi compagni si stanno impegnando molto, sono ragazzi davvero in gamba, con tanta voglia di dimostrare quanto valgono. Tra loro c’è una sana competizione che migliora il livello del gruppo. Quelli che mi hanno colpito di più sono Siligardi, Ekdal e Cherubin ma tutti saranno davvero fondamentali per la buona riuscita della squadra. 

 

Ritrovi anche Perez con cui hai giocato nel 2006-07 nel Monaco...

L’ho trovato esattamente come l’avevo lasciato a Monaco, è un giocatore molto determinato che farà davvero comodo a tutta la squadra. Il suo apporto sarà molto utile anche dal punto di vista caratteriale, è un ragazzo sempre positivo che sarà fondamentale anche nello spogliatoio. Sono davvero felice che si sia unito al gruppo. 

 

Domenica ci sarà la seconda gara di campionato contro la Lazio...

Dopo la sosta di questi giorni è come se fosse la Prima di Campionato. Avremo davanti una squadra che ha voglia di riscattarsi, vista la sconfitta rimediata contro la Sampdoria. Sarà un test importante e dovremo affrontarlo con la stessa determinazione con la quale siamo scesi in campo contro l’Inter. Personalmente le gare contro la Lazio hanno un sapore particolare, mi ricordano il periodo in cui ero giovane ed ero ricco di sogni e speranze. E’ una bella sensazione. 

 

In questi giorni sono stati espressi giudizi preoccupati sul mancato arrivo di un’altra punta che infoltisse il reparto...

Sono convinto che non ci sia nulla da preoccuparsi. Abbiamo bravi attaccanti come Meggiorini, Gimenez e Paponi e altri elementi che possono essere utilizzati come esterni alti e trequartisti offrendo al tecnico la possibilità di sperimentare diversi moduli per il reparto avanzato. Non sento la pressione, del resto le responsabilità le ho sempre avute. Continuerò ad essere a disposizione dei compagni per aiutarli a crescere. 

 

Come ha reagito la squadra all’esordio di Viviano in azzurro?

Siamo molto felici per lui, se lo merita sia come giocatore che come persona. E’ motivo d’orgoglio per tutto il Bologna, la chiamata in Nazionale è arrivata grazie alle sue prestazioni in rossoblù, speriamo sia il primo di una lunga serie di giocatori. Il suo esordio denota la crescita di tutta la squadra, il nostro livello è aumentato.