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  • Bologna- Fiorentina: derby fra 'vecchie glorie' a scopo benefico

    Bologna- Fiorentina: derby fra 'vecchie glorie' a scopo benefico

    • L.C.

    Il 31 luglio di due anni fa moriva improvvisamente, nel sonno, colpito da infarto, Andrea Pazzagli. Che fu un signor portiere dall’ottimo palmares, avendo vinto col Milan una Coppa dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Aveva giocato due stagioni (dal '91 al '93) in serie B anche nel Bologna, il club in cui calcisticamente era nato dopo gli anni trascorsi nel vivaio della Fiorentina, la squadra della sua città. 
    E proprio Bologna e Fiorentina lo ricorderanno sabato in un affascinante e atipico derby dell’Appennino. Affascinante perché in campo andranno i Veterani rossoblù e le Glorie viola, ossia i tanti campioni di un passato che è ancora vivo nella memoria. Atipico perché questa partita si giocherà proprio in Appennino, a Loiano, sul versante tosco emiliano, a 30 km da Bologna. La manifestazione di sabato ha anche una connotazione benefica. Gran parte dei proventi (l’ingresso costa 5 euro, in più ci sarà una mostra di cimeli con esposizione delle maglie di Bologna e Fiorentina e molto altro) sarà destinata alla famiglia del brigadiere Giuseppe Giangrande, attualmente ricoverato a Montecatone di Imola per le cure di riabilitazione dopo essere stato  ferito nell’attentato di Palazzo Chigi lo scorso 28 aprile. 

     L’elenco degli ex campioni presenti sabato è lungo: da Marronaro a Binotto, da Desolati a Roggi, da Signori al già citato Savoldi, i due Beppe gol tanto cari ai tifosi rossoblù, da Carobbi a Galbiati, da Firicano a Domini, da Cois a Paradisi, da Castronaro a Luppi, da Marocchi e Poli, e poi, andando più indietro nel tempo, da Paolo Cimpiel a Gino Pivatelli, che ha appena compiuto 80 anni ed è l’allenatore dei Veterani del Bologna, la cui anima resta Roberto Cocchi, il presidente. Che ha ringraziato il Bfc per il contributo a questo genere di amichevoli ("ci danno le casacche e le tute, sabato giocheremo con la maglia bianca e il logo del centenario") anche lui presente questa mattina ad un’iniziativa che non sarebbe stata possibile senza il decisivo contributo di Franco Colomba. ('La Nazione')

     


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