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  • Bologna, arriva la Fiorentina: parla l'ex Paramatti

    Bologna, arriva la Fiorentina: parla l'ex Paramatti

    • L.C.
    Sarà una sfida a dir poco proibitiva quella che attende la Fiorentina sabato pomeriggio alle 18:00. E non tanto per la caratura dell'avversario, quel disperato Bologna di Ballardini che lotta da mesi tra la A e la B, quanto per quella che sarà la concentrazione della squadra di Montella, che dopo sette giorni sarà impegnata in una gara dal sapore storico, una finale di Coppa Italia che a Firenze manca ormai dal 2001. Stimoli diversi, evidentemente, che però non dovranno in nessun modo sviare l'attenzione del gruppo viola dal suo primo vero obiettivo, ovvero il quarto posto braccato a soli -2 dall'Inter. Dopo l'ostacolo Dall'Ara si potrà davvero pensare solo e soltanto alla finalissima dell'Olimpico contro il Napoli, ma prima - per arrivare col giusto entusiasmo ad una notte che vale una stagione - c'è da superare il Bologna. Per analizzare la gara di sabato, il settimanale Il Brivido Sportivo ha contattato l'ex bandiera rossoblù Michele Paramatti, che con la maglia dei felsinei ha collezionato oltre 160 presenze in carriera.

    Paramatti, partiamo dalla fine: che stagione è stata sin qui quella della Fiorentina?
    "Sicuramente ottima, sotto ogni punto di vista: riconfermare il campionato dell'anno scorso non era affatto facile ma i viola grazie al lavoro di Montella ci sono riusciti. I ko di Rossi e Gomez hanno pesato moltissimo così come i tanti impegni extra-campionato, come l'Europa League e la Coppa Italia, che è stata portata fino in fondo. Già adesso il voto per l'annata viola è molto alto, se poi arriverà un trofeo ci potrebbe stare anche la lode".

    Lei che è stato un grande difensore, crede che il limite più grande della Viola sia stato una difesa spesso un po' troppo "distratta"?
    "Il reparto difensivo della Fiorentina mi piace, è molto equilibrato perché ha saputo miscelare giocatori d'esperienza a giovani promettenti. Credo che la retroguardia viola abbia svolto un buon lavoro, che rispecchia di fatto quella che è la classifica della squadra. Certo, qualche gol di troppo magari è stato preso ma vorrei spezzare una lancia in favore di Gonzalo e compagni..."

    Prego.
    "Quando si infortunano due giocatori importanti come Gomez e Rossi è chiaro che l'allenatore è costretto a mutare tutto il gioco della squadra e naturalmente anche la difesa ne risente. Oltre a questo, sappiamo tutti che la Fiorentina gioca sempre con una mentalità molto offensiva ed è chiaro che da questi presupposti non si può pensare che la difesa non venga mai sollecitata".

    Parlando del prossimo match a Bologna, che gara si aspetta tra viola e rossoblù?
    "Sarà una gara molto difficile per entrambe le squadre, dato che sia Fiorentina che Bologna stanno ancora lottando per i loro rispettivi obiettivi. I felsinei hanno perso molto in gennaio con l'addio di Diamanti ma Ballardini sta facendo a mio avviso un ottimo lavoro per salvare la squadra: il sacrificio del fantasista era purtroppo necessario per salvare la stagione".

    L'esonero di Pioli è stata una scelta giusta?
    "Personalmente credo che anche con Stefano il Bologna si sarebbe potuto salvare. Certo, il calendario dei rossoblù in questo finale di stagione è tremendo ma se la squadra si compatterà credo che potrà guadagnarsi la permanenza in A".

    Quanto sarà difficile per la Fiorentina non pensare all'impegno di Coppa Italia a Bologna?
    "Molte energie mentali potrebbero già essere proiettate alla finale col Napoli, è vero. Ma credo anche i viola siano un gruppo maturo costituito da giocatori di grande esperienza: se si isoleranno e penseranno solo alla gara del Dall'Ara riusciranno a fare bene la propria partita senza condizionamenti". 




     

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