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  • Bologna-Juve, le pagelle di CM: Dybala illumina, Kulusevski in crescendo
Bologna-Juve, le pagelle di CM: Dybala illumina, Kulusevski in crescendo

Bologna-Juve, le pagelle di CM: Dybala illumina, Kulusevski in crescendo

  • Greta De Cupertinis e Nicola Balice
Bologna-Juventus: 1-4
 
Bologna 

Skorupski 5.5:
i gol subiti sono quattro ma solo sull’ultimo può avere delle colpe.
 
Tomiyasu 5: soffre molto le incursioni avversarie, gli errori non mancano e rovinano la sua gara.
 
Medel 5: torna in campo e lo fa da difensore centrale, la volontà non basta a fermare Dybala e Morata.
 
(dal 13’ st Antov 6: si limita al compitino e a fare quello che gli chiede l’allenatore).
 
Soumaoro 5.5: dietro è il più presente, ci prova come può ma l’avversario davanti è tosto.
 
De Silvestri 4.5:
impreciso e disattento, rimane fermo a guardare lasciando libero Chiesa di andare a segno.
 
(dal 23’ st Faragò 6: esordio in campionato per il difensore rossoblù arrivato a gennaio).
 
Svanberg 5.5: il centrocampo non regge l’urto bianconero, poca grinta e poca determinazione.
 
Schouten 4.5: perde Dybala in occasione dell’assist per Morata, rispetto al compagno va molto spesso in difficoltà.  
 
(dal 35’ st Baldursson: s.v.).
 
Skov Olsen 5.5: gli mancano carattere e aggressività, il suo contributo alla causa oggi è limitato a qualche giocata.  
 
(dal 13’ st Orsolini 6: non cambia le sorti del match ma segna l’unico gol rossoblù).
 
Vignato 5: particolarmente sottotono, si nasconde e non si accende mai. Peccato.
 
(dal 12’ st Sansone 6: meglio del compagno, dà il suo contributo alla manovra).
 
Palacio 6: non brilla ma almeno ci prova, davanti è quello che si nota di più. Segna un gol annullato per fuorigioco e fornisce l’assist a Orsolini.
 
Barrow 5.5: davanti non incide, si trova troppo spesso a fare il lavoro sporco e questo lo frena.
 
 
All. Mihajlovic 5: il suo Bologna subisce gol dopo appena sei minuti e non riesce più a riagguantare il risultato subendo altre tre reti. Il finale amaro di un campionato mediocre.    

Juventus 

Szczesny 6: ordinaria amministrazione e niente di più (22' st Pinsoglio 6: sullo 0-4 c'è spazio pure per lui, che però non riesce a tenere la porta inviolata).

Cuadrado 6: può limitarsi all'ordinario questa volta.

De Ligt 6,5: giganteggia nonostante qualche colpo duro lo abbia subito, fa sembrare tutto facile (1' st Bonucci 6: un tempo per ritrovare ritmo e condizione in vista dell'Europeo).

Chiellini 6,5: ce n'è stato bisogno, ha chiuso la stagione con tre partite in una settimana. Vuole continuare, vuole restare, palla alla Juve (13' st Arthur 6: si rivede, ma quando entra la Juve non ha nulla da chiedere al match).

Alex Sandro 6: tiene la posizione e copre le spalle a Chiesa. Poi chiude centrale.

Danilo 6,5: forse ha ragione Pirlo, la rivelazione della stagione è stata lui. Se Pirlo può varare le quattro stelle davanti è perché c'è lui a far legna per tutti (22' st Bernardeschi 6: spezzone per chiudere la stagione in campo, stagione in linea con quella precedente, assolutamente deludente).

Rabiot 7: colpisce la traversa nell'azione del vantaggio, chiude i conti a fine primo tempo. Chiude in crescita, poi però resta il pensiero che arrivi sempre quando forse non è così necessario.

Kulusevski 6,5: termina la stagione nel modo in cui dovrà riprenderla, non spezza lui la partita ma gioca nel modo giusto.

Dybala 7,5: il gol di Morata è più che altro suo, poi mette lo zampino anche nelle altre reti. Bella prova, ma la vera partita riprenderà domani.

Chiesa 7: ha deciso la Coppa Italia, ha reso la partita di Bologna una passeggiata. In tanti possono guardare a questa stagione con la coscienza non proprio limpidissima, lui si è dimostrato sempre degno della maglia bianconera (13' st McKennie 6: importante in Coppa Italia, una comparsata a Bologna).

Morata 7,5: con un tacco innesca Kulusevski nell'azione lunga verso il gol del vantaggio, poi raddoppia e infine cala il poker bianconero, confermandosi forse il miglior vice Ronaldo possibile e non la spalla ideale.


All. Pirlo 7: si permette il lusso di lasciare fuori Ronaldo, questa volta si può. Chiude in crescendo, chiude soprattutto in Champions. E alla fine può avere avuto ragione lui: con due trofei e il quarto posto, la missione l'ha portata a termine.  

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