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  • Bolognamania:| Alino-show per l'azzurro

    Bolognamania:| Alino-show per l'azzurro

    In casa Bologna c'è un giocatore in odore di Nazionale. E' Alessandro 'Alino' Diamanti, che giovedì ha letteralmente trascinato i rossoblù alla vittoria contro il Cagliari nel momento più complicato della stagione. La splendida punizione del gol, una serie di cartellini causati alle difese avversarie, una gara da leader vero nella serata in cui il Bologna era con Di Vaio squalificato e Ramirez a mezzo servizio: l'1-0 soffertissimo contro i sardi ha portato il Bologna a 40 punti, quota-salvezza simbolica prima dell'inizio del campionato ma quasi certamente non ancora una misura sufficiente per salvarsi. Ma soprattutto ha consacrato Diamanti, reduce dalla gara vivace ma tutt'altro che precisa di Cesena, quando era andato in campo un Bologna scialbo, incapace di vincere contro una squadra piena di riserve e di giovani, che attende ormai solo la matematica retrocessione. Quello segnato contro il Cagliari, il primo su punizione da quando è a Bologna, è il sesto gol di Diamanti, senza dubbio alla sua migliore stagione in A.

    Le altre volte, a Livorno e a Brescia, aveva avuto statistiche anche migliori ma non era così uomo-squadra, tanto che entrambe le stagioni si erano chiuse con la retrocessione delle sue squadre. Stavolta è diverso: il carattere è sempre fumantino, a volte esagera per troppa voglia di fare e finisce per mandare fuori ritmo chi ha accanto (dopo Cesena c'è stato un confronto tra lui e Di Vaio e anche l'innesco di Ramirez non avviene frequentemente), ma Diamanti sta trovando la stagione della consacrazione grazie alla concreta mano che dà anche in fase di non possesso. Chiude le partite fisicamente ko proprio per l'abnegazione sul campo, per lo sforzo di essere a volte un po' meno trequartista e un po' più centrocampista. Il ct azzurro Prandelli sta tenendo Diamanti in grande considerazione. Anche per quello che sembrava un traguardo impossibile come l'Europeo estivo: difficile che Alino ce la faccia, ma tra l'infortunio di Rossi, la forma scarsa di altri giocatori - basti pensare che spesso è Montolivo, nell'Italia, a giocare in mezzo nel 4-2-3-1 -, la speranza c'è.

    I due ne hanno parlato nel giro che Prandelli ha fatto in tutti i ritiri delle squadre di A un paio di settimane fa, e ora si aspetta di capire quando saranno recuperati gli stage azzurri, inizialmente previsti per il 24-25 aprile e ora cancellati per recuperare la giornata dell'ultimo weekend (a tal proposito: Morosini nella stagione 2006/07 aveva vissuto praticamente la sua prima stagione da professionista al Bologna in B, collezionando 16 presenze e lasciando a tutti l'identico ricordo che in queste ore ha espresso il calcio italiano, quello di un ragazzo splendido, educato, maturo per cause di forza maggiore e innamorato di quella vita che prima di sabato gli aveva riservato diversi, troppi colpi bassi). Se Diamanti avrà una chance in quegli stage, come sembra, l'azzurro dell'Europeo sarà più vicino. E il Bologna dovrà muoversi con Corioni, presidente del Brescia proprietario al 50% del cartellino che ha già lanciato segnali di guerra, chiedendo 5-7 milioni per l'altra metà (la prima era costata meno di due milioni, in estate) e avvisando Guaraldi che le grandi squadre si stanno muovendo. 

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