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  • Bolognamania: altro che cedere, qui bisogna comprare

    Bolognamania: altro che cedere, qui bisogna comprare

    Chiuso il miniritiro di Sestola, il Bologna sta vivendo la terza parte del suo precampionato con una breve tournèe inglese. Intanto, impazza il mercato ma non certo quello in entrata: chiuso – si spera – il caso Diamanti, i nomi sulla bocca di tutti sono quelli di Taider, cercato con insistenza dall’Inter, e Sorensen, su cui c’era stato un interessamento dello Zenit che ora sembra sfumato. Ormai siamo arrivati al punto che ogni tifoso del Bologna la mattina “spizza” il giornale come un pokerista fa con le sue carte, sperando di non vedere qualche big ufficialmente partito verso altri lidi: una deriva sinceramente poco sopportabile. Lo era già con il Bologna dei 51 punti, depauperato fino a portarlo a quota 44, ora con Gilardino, Perez e Gabbiadini già persi per strada e non sostituiti o sostituiti con giocatori di caratura inferiore si sta superando ampiamente la soglia del rischio.

    Le amichevoli estive, da sempre, hanno valenza relativa ma quello che si è visto prima ad Andalo e poi a Sestola non po’ che preoccupare. In Trentino si era visto un Bologna che nell’unica amichevole di livello aveva perso 1-0 contro i modesti greci del Kalloni, creando poco o nulla. Beh, ma mancava Diamanti, si diceva. Vero, ma fermo restando che dipendere da un solo giocatore nell’ottica di un campionato lungo 38 partite non è cosa buona e giusta, a Sestola con Diamanti non è che le cose siano andate molto meglio. E non certo per colpa di Alino, che anche se non ha segnato ha senza dubbio vivacizzato la manovra rispetto al Trentino. La realtà è che questa è una squadra piatta, con un talento relativo, che al momento non può certo pensare di salvarsi con anticipo ma che anzi dovrà sudarsela fino in fondo, cercando di mettere sotto una teca protettiva il proprio capitano da fine agosto a metà maggio.

    L’1-0 contro un Carpi che è parso di serie B solo formalmente (a parte Nocchi e Pesoli, tutta roba da Lega Pro: mancava anche il gioiellino Letizia e De Vitis era ai box per infortunio) il Bologna ha stentato, rischiato di subire gol e vinto solo grazie a un lampo di Kone mentre Diamanti ha colpito ben tre legni di cui due da calcio piazzato. La difesa, ancora priva di Cherubin e con un Antonsson ancora in rodaggio, fa fatica, davanti Kone e Christodoulopoulos sono ancora indietro e comunque servono alternative fresche, gente che salti l’uomo. Poi c’è la mediana: fa poco filtro, con Della Rocca che a due centrali fa fatica, con Krhin che va quasi meglio da difensore e con Taider unica certezza. Proprio il francesino sembra vicino alla cessione, ma Pioli è stato chiarissimo: «Per me è incedibile». E ci mancherebbe altro: vorrebbe dire ridurre il centrocampo a un’accozzaglia di giocatori senza qualità e prive di guida sul campo. La realtà è che il Bologna sta pensando ancora a cedere mentre qui per evitare rischi servirebbero almeno tre o quattro acquisti: due terzini, un mediano e una punta esterna abile nell’uno contro uno. E comprarle dopo aver ceduto un altro big non è detto che possa servire.

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