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  • Bolognamania:| Avanti con Agliardi, ma…

    Bolognamania:| Avanti con Agliardi, ma…

    Oltre a una dolorosa sconfitta - soprattutto per il modo in cui è arrivata, al termine di una partita comunque ben giocata contro un Milan tutt'altro che irresistibile -, l'ultima giornata di campionato ha lasciato in dote al Bologna il problema del portiere, mettendo immancabilmente pepe su una delle scelte di mercato più impopolari (è stata una grande lotta, a dire il vero) compiute in estate, ovvero la cessione di Gillet al Torino per poco meno di due milioni. Di questi tempi, si sa, le plusvalenze sono sacre e ancora di più lo è la chance di avere liquidità immediata - specialmente con il Bologna alle prese del pagamento della busta di Diamanti - sul mercato, e se da un punto di vista puramente di bilancio la cessione del belga avrebbe potuto avere un senso, tutto è stato rovinato dalla gestione della vicenda.

    In primis la cifra richiesta al Torino, troppo bassa per consegnare un portiere decisamente affidabile a una diretta avversaria per la salvezza. Poi, il fatto di non avere un sostituto già in mano (e di portieri discreti liberi ce n'erano, compreso il Boruc tuttora svincolato), trovandosi a dover ripiegare su Curci, col risultato di avere in rosa due numeri 12, tutti da verificare nel ruolo di titolari. Scelto facilmente il titolare in precampionato - Agliardi si era meritato la sua chance lo scorso anno sostituendo bene Gillet, Curci si era presentato in ritiro decisamente fuori forma e poi si era infortunato -, alla giornata due Pioli si ritrova già con un problema, ovvero col suo titolare Agliardi alle prese con una papera clamorosa risultata decisiva contro il Milan, che senza quell'errore mai e poi mai avrebbe vinto a Bologna, rischiando forse anche di perdere. Che fare, in casi del genere?

    Panchinare Agliardi al primo errore significherebbe probabilmente 'bruciarlo' e perderlo psicologicamente per la stagione intera. Specialmente perché l'alternativa, Curci, non è che offra garanzie particolari, visto che al di là delle ultime stagioni non certo esaltanti è tornato da pochi giorni a lavorare col gruppo dopo lo stop muscolare. La gara di domenica all'Olimpico non è la più indicata per un portiere che sta vivendo un momento difficile, ma paradossalmente può essere quella adatta per uno come Agliardi: le occasioni da gol alla Roma non dovrebbero mancare e se l'ex Padova riuscisse a ripetere una prestazione come quelle della scorsa stagione (alcune partite, Juve in Coppa Italia in primis, furono da vero paratutto) potrebbe cancellare la paperaccia contro il Milan. Di certo, merita ancora una chance: anche Agliardi è consapevole di essersi giocato un bonus e di essere chiamato ad un pronto riscatto per evitare un bis della stagione di Palermo, quando i disastri di un 5-3 contro il Catania gli costarono il polso. Di certo si è creata la situazione che molti, se non tutti temevano. Il classico limbo a cui si è costretti quando due portieri partono senza gerarchie dopo che il titolare affidabile è stato ceduto.

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