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  • Bolognamania: cucchiaio indigesto

    Bolognamania: cucchiaio indigesto

    • Greta De Cupertinis
    “Tutti col numero 10 sulla schiena e poi sbagliamo i rigori” canta Cesare Cremonini nella sua canzone “Nessuno vuole essere Robin”. E chissà se ieri sera, al termine della gara tra Genoa e Bologna, Nicola Sansone ha pensato la stessa cosa. A poco meno di dieci minuti dal novantesimo, l’arbitro Massa infatti decide di assegnare ai rossoblù un rigore per fallo di Schone ai danni di Soriano: sul dischetto sempre il numero 10 rossoblù ma a differenza delle altre prove di inizio campionato, Sansone tenta il cucchiaio e il risultato è traversa piena.
     
    Come uno “Sliding doors”, è facile capire cosa sarebbe potuto cambiare nel caso in cui quel pallone fosse andato in rete: la vittoria sarebbe stata molto probabile e il risultato più che corretto. Per questo, anche oggi come domenica scorsa rimane l’amaro in bocca per un punto guadagnato che sarebbero potuti essere tre. Lo stesso mister del Genoa, Aurelio Andreazzoli, ha ammesso come il Bologna abbia dominato il secondo tempo lasciando pochi spazi ai padroni di casa.

    Ed è proprio questa la fotocopia delle partite del Bologna da inizio stagione: prima frazione di gioco a bassa intensità, seconda da protagonisti. A volte arrivano i gol, altre volte no ma la mentalità è sempre quella di attaccare l’avversario. Cosa potrebbe succedere se i rossoblù di Sinisa Mihajlovic giocassero con la stessa intensità tutti i novanta minuti? Al di là delle innumerevoli occasioni, probabilmente si riuscirebbe a finalizzare di più.
     
    E’ evidente come al Bologna manchi un “bomber” di razza ma l’attacco è lo stesso dello scorso anno, quello capace di segnare tre gol a partita nella seconda parte della passata stagione. Lo stesso Soriano ha spesso la palla vincente fra i piedi senza riuscire però a concretizzare l’opportunità e ad arrivare al gol. Siamo solo all’inizio del campionato e questa squadra può crescere, per questo fiducia ed entusiasmo devono continuare a farsi sentire.

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