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  • Bolognamania: Curci, analisi di un disastro

    Bolognamania: Curci, analisi di un disastro

    Segnate pure +2, alla voce errori stagionali di Gianluca Curci. Tanto è un conto che rimane aperto, un po’ come quelle liste in discoteca: sai che ne arriveranno altri, ti limiti a segnare le due new entry. Quelle contro l’Atalanta, ovviamente, che sono costate al Bologna una sconfitta dolorosissima al termine di una partita noiosa, anzi proprio brutta, ma che se non altro aveva visto Rolando Bianchi sbloccarsi dopo dodici giornate e la squadra capace di rimettere in piedi una partita inclinatasi dal verso sbagliato proprio per il primo dei due errori del portiere. Il goffo e sincopato tuffo sul tiro abbastanza centrale di Brivio (con annessa discutibile reazione inferocita verso Crespo, reo di non aver chiuso, quando la colpa al 95% è del portiere) era invece solo l’antipasto dell’atroce pateracchio del minuto 94, quando sul tiro centrale di Livaja Curci ha compiuto praticamente un capolavoro: abbassarsi per tentare una respinta di pugno, lisciando una palla che stando fermo avrebbe respinto con la faccia.

     

    I due assurdi disastri in terra bergamasca (dove per un infortunio proprio di Curci lo scorso anno giocò gli ultimi tre minuti in porta Moscardelli, che domenica avrebbe parato sicuramente il tiro del 2-1 e forse anche quello dell’1-0) arrivano al termine di dodici gare di campionato nelle quali in almeno metà c’è di mezzo un errore di Curci. Si è iniziato a Napoli, poi papera e poca reattività sui due gol della Sampdoria, un errore in uscita col Torino, un errore grossolano sull’1-0 della Roma, un errore a Sassuolo sul 2-1 e ora Bergamo. Il sunto è semplice: Curci non è più presentabile. Non si fidano i tifosi, non si fidano i compagni, vedremo se si fiderà ancora l’allenatore (la panchina di Pioli peraltro dopo Bergamo ha dato i primi segnali di cedimento) alla ripresa contro l’Inter: dipenderà anche dalle condizioni di Stojanovic, che sta recuperando da una frattura alla mano.

    Ci sono ragioni fisico-tecniche per un disastro di queste proporzioni: la scorsa stagione per Curci è stata molto travagliata dal punto di vista degli infortuni, con ben quattro crac muscolari. In mezzo a questi acciacchi, qualche buona gara, poi arrivava il crac, tanto che si è cercato di risolvere il tutto con un intervento di fibrolisi, a cui è seguito dopo qualche tempo l’infortunio a Bergamo già citato. In questa stagione, nessun infortunio ma gli errori sembrano soprattutto figli dei problemi della passata stagione: le poche parate effettuate sono state di posizione, o al massimo in uscita, mai nessuna “paratona” in allungo, un deficit di esplosività nelle gambe che è ormai sotto gli occhi di tutti. Un disastro semi-annunciato per il quale servono soluzioni immediate, anche se questo comportasse il ritorno del reietto Agliardi fino al recupero dall’infortunio di Stojanovic. Il Bologna ha già perso troppo tempo e troppi punti.

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