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  • Bolognamania: Donadoni che resta, Corvino che va

    Bolognamania: Donadoni che resta, Corvino che va

    Si torna a pensare al calcio giocato. Lo si fa a ridosso della gara di lunedì contro il Verona, dopo settimane in cui a Bologna si è discusso di tutto tranne che di pallone a causa delle insistenti voci su un approdo in Nazionale di Roberto Donadoni per il dopo-Conte e di un Pantaleo Corvino ad un passo dall’addio dopo un anno e mezzo alla guida dell’area tecnica rossoblù .

    Partendo dalla situazione legata all’allenatore, i risultati ottenuti con questa squadra sono sotto gli occhi di tutti ed è il motivo per il quale l’attenzione nazionale è finita su Donadoni ipotizzandolo come candidato principale per sostituire l'attuale ct Conte sulla panchina degli Azzurri. Alle lusinghe della Federazione però non sono mai corrisposte inizialmente nette prese di posizione da parte del tecnico del Bologna. A dare un segnale chiaro e tondo ci ha pensato Patron Saputo , è bastato un incontro tra i due infatti per fare luce e gettare il resto nell’ombra: “Donadoni ha un contratto col Bologna fino al 2018, il problema non esiste. Ho parlato con Roberto, l’ho trovato sereno e determinato” – ha sottolineato Saputo nei giorni scorsi – “Sa di essere parte del progetto che stiamo sviluppando e mi ha ribadito la sua volontà di fare questo percorso insieme”. È evidente, a meno di clamorosi colpi di scena, che il Presidente voglia affidare al tecnico ex Parma le chiavi della crescita della squadra e, di conseguenza, della società .


    Un po’ più delicata è invece la questione “Direttore Sportivo” perché sta per volgere al termine l’avventura di Pantaleo Corvino sotto le Due Torri , dopo una promozione in Serie A e un attuale decimo posto in classifica che significa, quasi certamente, il raggiungimento anticipato della salvezza. I motivi non sono legati all’operato sul campo di Corvino perché al di là di qualche errore, tutti i risultati pronosticati dalla società Bologna sono stati raggiunti, si è rotto qualcosa all’interno delle gerarchie di Casteldebole tanto da arrivare ad un punto di non ritorno, nonostante il DS sia legato al Bologna da altri due anni di contratto.

    Anche in questo caso, Saputo ha mandato un chiaro segnale a Corvino dichiarando espressamente che a capo del Bologna, in sua assenza, c’è Claudio Fenucci e che ogni decisione deve essere presa in accordo con lui. Nessuno deve fare di testa propria e tutti devono collaborare per il bene del Bologna, il club rossoblù è una società e come tale ci sono chiari ruoli da rispettare.

    Oggi Corvino tornerà a Bologna e discuterà con il club la rescissione del contratto ma è già partita la caccia al sostituto con Sabatini, Sogliano e Pradè in pole. L’intenzione è quella di portare il DS in uscita dalla Roma sotto le Due Torri, vista anche l’amicizia che lo lega a Fenucci e Di Vaio, ma chiunque prenda il posto di Corvino dovrà mettersi subito all’opera per non commettere gli errori fatti in passato e partire in tempo con la programmazione.

    Prima di tutto c’è una salvezza da conquistare aritmeticamente , per questo tre punti contro il Verona sono fondamentali sia per il morale che per centrare in maniera definitiva l’obiettivo. Dopodiché sarà tempo di pensare al futuro, come le grandi squadre, per fare quel salto di qualità che possa rendere il Bologna competitivo sotto ogni punto di vista.


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