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  • Bolognamania: dove siamo finiti?

    Bolognamania: dove siamo finiti?

    • Greta De Cupertinis
    La prestazione più brutta della stagione, una squadra con un atteggiamento remissivo e in reale difficoltà anche nelle cose più semplici. Dov'è finito il Bologna che ad inizio stagione ci aveva fatto sperare di poterci togliere diverse soddisfazioni?

    Nel posticipo di Serie A, nel giorno del 120esimo compleanno dell'Udinese, la squadra di Roberto Donadoni è uscita sconfitta dalla Dacia Arena dopo una prova davvero negativa subendo gol, tra le altre cose, a trenta secondi dalla fine del recupero. Oltre al danno la beffa ma non è tanto questo a far infuriare i tifosi rossoblù bensì l'atteggiamento e gli errori commessi dalla squadra: senza grinta e senza spessore il Bologna costruisce poco e finalizza praticamente nulla.

    I dati poi parlano chiaro. Da due mesi a questa parte, i rossoblù stanno attraversando una crisi che sembra non finire mai. Basti guardare alle ultime dieci partite: sette punti ottenuti sui trenta disponibili sulla carta, una sola partita vinta contro l'ultima in classifica al Dall'Ara. Tutto ciò è lo specchio reale di una squadra in difficoltà e che deve trovare al più presto una soluzione.

    Donadoni parla spesso in conferenza stampa della cosiddetta "Mentalità vincente", dell'atteggiamento che bisogna avere per ottenere punti ma che la squadra non mette poi in campo. Manca convinzione, manca inventiva, manca determinazione: ieri la compagine scesa in campo è stata pressoché inesistente in fase offensiva con un centrocampo che non è riuscito a filtrare a dovere.

    Anche la formazione scelta dal tecnico rossoblù è stata soggetta a critiche, ancora una volta Nagy è rimasto in panchina ed è stato inserito Torosidis dal primo minuto anziché il Krafth che tanto aveva fatto bene in Coppa Italia. A differenza di inizio stagione quando la quadra sembrava essere stata trovata, queste scelte diverse di domenica in domenica rischiano di portare a risultati come la sconfitta di ieri sera.

    Da parte di tutto l'ambiente continua il massimo sostegno ma la squadra deve rispondere adesso con prestazioni adeguate e all'altezza. Mancano due partite prima della sosta natalizia (Empoli in casa e Pescara in trasferta) e saranno entrambe fondamentali per dare una svolta alla stagione che ora come ora è necessaria.

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