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  • Bolognamania: la sintesi del disastro Guaraldi

    Bolognamania: la sintesi del disastro Guaraldi

    Chievo tre, Bologna zero. Ovvero, come cancellare la tremolante vittoria di domenica al Dall’Ara contro il Cagliari ricacciandosi nei guai e finendo nuovamente in piena tonnara salvezza. Non è durata nemmeno tre giorni la felicità per i tre punti d’oro ottenuti domenica contro i sardi (grazie alla follia di Dessena, autore di un fallo da rigore totalmente ingenuo su Christodoulopoulos), subito smantellata da una delle peggiori partite della stagione. Senza dubbio la peggiore della gestione Ballardini, che mai aveva subito tre gol nella stessa partita: una resa senza precedenti in uno scontro diretto fondamentale, un altro fallimento in un derby salvezza dopo il ko di Livorno. Nonostante tutto, il Bologna resta a +2 sulla salvezza ma l’inerzia è davvero preoccupante anche perché dopo l’Atalanta c’è un ciclo di partite terribili con Inter, Parma, Juventus e Fiorentina.
     
    Il 3-0 visto al Bentegodi contro un Chievo volenteroso e ordinato ma non certo irresistibile è però la sintesi perfetta del disastro che ha perpetrato Albano Guaraldi ai danni del Bologna: una squadra che non ha alcun senso, esattamente come la gestione del presidente rossoblù. Un gioiello (quello che al primo anno di Pioli chiuse a 51 punti) smantellato pezzo per pezzo, con tutti i giocatori di valore costantemente venduti o non confermati, con la ciliegina sulla torta per la cessione di Diamanti a mercato chiuso a febbraio, fino ad arrivare al Bologna attuale, un’accozzaglia di mezzi giocatori con 3-4 elementi degni della serie A e tante figure di secondo piano che spesso non hanno dalla loro nemmeno le giuste attitudini caratteriali. Un Bologna ad immagine e somiglianza della società imbarazzante che lo ha costruito.
     
    Questo derelitto bolognetto è un Disastro con la d maiuscola, che naviga pericolosamente verso la serie B: i due punti che fanno da cuscinetto tra la posizione rossoblù e la zona rossa sono un bene primario da difendere ad ogni costo, ma questa squadra non sembra averne le capacità per farlo. Debole, senza un kicker degno di questo nome che crei pericoli sulle palle inattive, con lacune paurose in ogni reparto, con il peggior attacco d’Europa per reti segnate dagli attaccanti: ecco il Bologna costruito in due anni da Guaraldi, un presidente che ha sfiancato l’intera città e che ha subito sabato scorso nella sua Zola Predosa una contestazione senza precedenti, con duemila persone giunte apposta nei pressi della sua abitazione per sottolineare che la misura è colma. I motivi per cui la gente di Bologna non ne può più di Guaraldi sono tutti lì, nelle figuracce che questa squadretta colleziona ormai immancabilmente in giro per l’Italia. 

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