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  • Bolognamania:| Ossigeno e veleni a Casteldebole
Bolognamania:| Ossigeno e veleni a Casteldebole

Bolognamania:| Ossigeno e veleni a Casteldebole

Ci voleva, una boccata d'ossigeno per Stefano Pioli e i suoi ragazzi. Vittoria davvero d'oro quella sul Palermo, un 3-0 che rinsalda la panchina del tecnico (il cui esonero sarebbe stato un errore fatale) e riporta il Bologna nel gruppone delle altre pericolanti, evitando pericolosissimi distacchi: i tre punti mancavano dal 30 settembre, esattamente come il gol di Gilardino, che ha sbloccato lo scontro diretto contro i siciliani con un supergol. Una rete da fenomeno che ha tolto dagli impacci il Bologna regalando a squadra e tecnico una domenica serena di cui classifica e ambiente sentivano davvero il bisogno. Il primo vero scontro diretto portato a casa quest'anno vale doppio, anche perché serve per lanciare lo sprint verso la pausa natalizia: cinque partite, due delle quali con il ritorno in campo del prezioso Portanova, per arrivare a gennaio in condizioni di classifica decenti dopo un inizio di stagione orribile.

Ma la gara contro il Palermo è stata anche la prima vera occasione di contestazione al Dall'Ara per Albano Guaraldi: cori, stavolta molto più seguiti rispetto all'Udinese, striscioni a non finire (su tutti 'Da oggi questa è la nostra coreografia: Guaraldi vattene via') e un redde rationem tifosi-presidente magari mitigato dal 3-0 sul campo a livello di effetto generale ma che proseguirà ad oltranza, perché la curva rossoblù in questo caso è compatta come non mai. La rottura col presidente rossoblù (e col dg Zanzi, riconfermato dalla proprietà nonostante il lavoro estivo fallimentare) è insanabile, lo smantellamento estivo della squadra e l'affaire centro tecnico hanno segnato il punto di non ritorno nel rapporto tra le parti e in tal senso i prossimi mesi si preannunciano molto caldi.

Nei giorni scorsi infatti un cda ha dato l'ok a un aumento di capitale da cinque milioni di euro che servirebbe per il mercato di gennaio, dove andrà riscattato Gilardino e occorrerà rinforzare a dovere la squadra per non retrocedere. Sullo sfondo però c'è la figura di Massimo Zanetti, che potrebbe tornare alla ribalta e che ha già annunciato che intende muoversi solo per una maggioranza assoluta delle quote, di cui ora possiede circa il 22% grazie a quei 4 milioni di euro messi a inizio avventura, dicembre 2010. La data chiave sarà il 18 dicembre, con l'assemblea dei soci in cui si farà la conta per capire chi aderirà all'aumento e per capire se Zanetti chiamerà banco. Difficile, a oggi, pensare che il Bologna sotto l'albero possa trovare un nuovo presidente, ma ormai c'è una tifoseria intera che auspica un cambiamento radicale.

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