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  • Bolognamania:| Pioli a ritmo Champions

    Bolognamania:| Pioli a ritmo Champions

    Il 2012 del Bologna si è arricchito di un'altra perla, incastonata domenica sera all'Olimpico con un successo in casa della Lazio che mancava da oltre 15 anni. Una vittoria che ha portato il gruppo di Pioli a 35 punti, ovvero al nono posto in classifica, a tre lunghezze dal Catania ottavo: vette che il Bologna non toccava da qualche era geologica, visto che anche lo scorso anno, nel momento migliore prima del crollo finale, arrivò al massimo al decimo posto, complice anche la penalizzazione di tre punti. Nella classifica che tiene conto delle undici partite giocate nel nuovo anno, ovvero da quando Pioli è passato alla difesa a tre protetta dai due mediani, i rossoblù sarebbero terzi, in zona Champions League, con 20 punti, dietro solo a Milan (23 punti) e Napoli (22). Un risultato clamoroso per una squadra chiamata a lottare per la salvezza, con Juventus e Lazio scavalcate proprio nell'ultimo weekend in questa speciale graduatoria.

    E' un'ulteriore testimonianza dello splendido lavoro svolto da Pioli, che ereditò da Bisoli una squadra sfiduciata, sfilacciata, sull'orlo del precipizio con un punto raccolto in cinque gare e prospettive di crescita nulle. Invece l'ex tecnico del Palermo sta costruendo settimana dopo settimana un piccolo capolavoro, a tal punto da costringere Zamparini a un colorito mea culpa ('L'esonero di Pioli? Mi sto mangiando il secondo testicolo, il primo me lo sono già mangiato'), decisamente inusuale da parte del patron rosanero. Periodo di soddisfazioni per l'allenatore del Bologna, che non solo ha superato in classifica proprio il Palermo nell'ultima giornata ma che ha scavalcato a velocità doppia anche la Fiorentina di Rossi e il Cagliari di Ballardini, ora esonerato. Guarda caso, gli allenatori che il Bologna aveva sondato e che non si erano detti convinti della rosa, preferendo poi realtà che ora stanno alle spalle dei rossoblù in classifica.

    A Roma, contro la Lazio reduce dal successo nel derby, Pioli non ha vinto: ha stravinto. Perché ha preso decisioni molto coraggiose dal punto di vista tecnico, come l'esclusione di Di Vaio con Acquafresca al suo posto, e come la sostituzione dello squalificato Perez con Krhin, giocatore che non toccava il campo da inizio dicembre. E invece Acquafresca ci mette lo zampino nei primi due gol e il mediano sloveno - pupillo di Mourinho ai tempi dell'Inter del Triplete -  firma una prestazione sontuosa impreziosita dal primo gol in A, quello che chiude i conti. 'Ora vado da Pioli a farmi suggerire tre numeri da giocare al lotto', era la battuta che girava domenica sera all'Olimpico: l'impressione è che il tecnico rossoblù azzecchi qualsiasi mossa, anche la più improbabile. E' la caratteristica dei più bravi, di quelli che sanno forgiare un gruppo e fare in modo che anche i più inaspettati emergano all'interno della loro organizzazione.

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