Calciomercato.com

  • Bolognamania:| Pioli e la coperta corta

    Bolognamania:| Pioli e la coperta corta

    Per un allenatore subentrare in corsa non è mai una situazione semplice, salvo gli 'aggiustatori' di professione alla Claudio Ranieri. La classifica è sempre negativa - altrimenti non ci sarebbe stato il cambio -, i giocatori che si ritrova non sono stati scelti da lui, c'è un importante lavoro tecnico e mentale da fare. Il compito di Stefano Pioli probabilmente è molto più duro di quello di altri tecnici subentranti: non tanto per il misero punticino in cinque partite, quanto per la rosa che si ritrova a disposizione, di fatto 'rifiutata' da un paio di tecnici di spessore contattati prima del parmense. Il caso più eclatante e noto è stato quello di Davide Ballardini: contattato, incontrato, poi è arrivato il no. 'Ero libero anche al 1° luglio, mi avessero contattato allora avremmo potuto prendere giocatori più compatibili per il mio modo di fare calcio', ha detto l'ex allenatore del Genoa, che lo scorso anno portò in rossoblù il 4-4-2 dopo anni di 3-4-3 gasperiniano.

    Il Bologna assemblato in estate, probabilmente, è infatti l'unica squadra al mondo priva di un qualsiasi esterno di centrocampo. Se Red Bull 'ti mette le ali', il Bologna le toglie: non le ha, non le usa, non ne ha acquistata una, su ben 32 elementi in rosa, nemmeno come alternativa tattica, di fatto costringendosi al centrocampo a tre provato a e riprovato in estate con Bisoli. Per fortuna Pioli è un tecnico duttile e arriva proprio da una stagione giocata con il 4-3-1-2 a Verona, lavorando su un impianto che dà frutti positivi da anni. Ma le differenze tra gli interpreti sono profonde: quel Chievo aveva un regista puro come Rigoni, due uomini di grande gambe come Constant e Fernandes, e spesso Bogliacino sulla tre quarti, ovvero un centrocampista d'attacco e non un fantasista puro come Diamanti. Un assetto equilibrato, con gente che dà del tu al pallone e altri che ci mettono fisico e inserimenti.

    Il Bologna in estate ha ottusamente lasciato partire Ekdal, poi ha aggravato i suoi errori cedendo l'ultimo giorno Della Rocca e costruendo una linea mediana poverissima dal punto di vista tecnico. Risultato: il centrocampo del Bologna è formato da due ottimi incontristi e poco altro, Pioli dovrà arrabattarsi per costruire qualcosa di valido e reggere fino a gennaio, quando il reparto (così come la difesa) andrà rinforzato e completato. Poi bisognerà risolvere l'altro equivoco tattico: ok il 4-3-1-2, ma finora la squadra ha dimostrato che Diamanti più due punte fa fatica a reggerle. Ergo: o si prova Ramirez da trequartista puro, a patto che l'uruguagio si sacrifichi un po' come ha fatto (splendidamente: è stato il rossoblù che ha chiuso con più chilometri corsi) a Torino contro la Juventus, oppure bisognerà cercare soluzioni alternative, che rappresentano una grossa incognita. In tutti i casi la coperta a disposizione di mister Pioli è corta: si tratta solo di capire qual è il danno minore, tenendo sempre presente che prendendo due gol di media a partita, come fatto finora, si va dritti in serie B. 

    Altre Notizie