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  • Bolognamania: primi campanelli d'allarme

    Bolognamania: primi campanelli d'allarme

    Chiusa la prima parte del ritiro ad Andalo, il Bologna ora si è trasferito per una settimana sull’Appennino modenese che fa da apripista per l’anomala tournée inglese dove affronterà le riserve del Liverpool (…) e il West Bromwich Albion di Anelka. La prima amichevole internazionale del precampionato però qualcosa ha già detto: Bologna zero, Ael Kallonis, simpatica formazione greca neopromossa in Super League ellenica uno. Una sconfitta che qualche segnale lo dà, anche volendo tralasciare il fatto che nelle altre due partite in Trentino il Kallonis aveva pareggiato 0-0 col Genoa e perso 2-0 col Livorno. Il calcio d’agosto non fa testo, si dice sempre: figuriamoci quello di fine luglio. Però. Però s’è vista una squadra imballata (e questo potrebbe anche essere un buon segnale, frutto di un duro lavoro) e che non ha creato uno straccio di palla gol, ad eccezione di una traversa con un tiro dalla distanza di Moscardelli. Con Bianchi che in 45 minuti avrà avuto 3-4 palloni spalle alla porta e riga.

    Mancava Diamanti: giocatore chiave di quest’anno, specie in attacco, verissimo. E qui si potrebbe tornare al discorso della Diamantidipendenza messo sul piatto in questa rubrica già una settimana fa. Ma il dato resta: con tre quarti dell’attacco sulla carta titolare, Kone e Christodoulopoulos sui lati e Bianchi davanti, Bologna zero palle gol. Dicono gli inguaribili ottimisti ad oltranza: beh, anche l’anno scorso l’ultima amichevole di Andalo fu persa 2-0 contro il Grosseto, poi precipitato malamente in Lega Pro. Vero, con l’attacco titolare Pasquato-Riverola-Acquafresca e Abero titolare sulla sinistra, ovvero con una formazione da 20 punti in serie A a star larghi. Poi rientrò Diamanti e arrivarono Kone, Gabbiadini e Gilardino. Stavolta l’attacco era quasi quello titolare e il campanello d’allarme suona decisamente più forte.

    Come se non bastasse, i segnali dal mercato non sono gran che. Perché da una parte ci sono le dirette concorrenti per la salvezza che devono ancora muoversi in entrata, mentre il Bologna da settimane si bulla di una squadra quasi completa e invece ha ancora lacune da colmare. E, come se non bastasse, presto potrebbe arrivare una cessione pesante, con Fredrik Sorensen e Saphir Taider fortemente indiziati con Zenit e Inter sulle loro tracce. Con tanti saluti alla “squadra per Pioli pronta il prima possibile per il ritiro” e con un’altra partenza dolorosa sul piano tecnico dopo le tante già vissute in questa estate: una follia, alla luce dei campanelli d’allarme risuonati finora. O meglio, in caso di cifra fuori mercato, una cessione si può anche comprendere se ti aiuta a rinforzare a dovere le tante lacune della squadra (terzini, una seconda punta e un mediano), ma se sistema solo il bilancio i guai da risolvere sul rettangolo verde restano. E a occhio, già così non sono pochi. 

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