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Bolognamania: quando il migliore se ne va...

Bolognamania: quando il migliore se ne va...

  • Greta De Cupertinis
"Sono sempre stato coerente con la mia scelta a gennaio, non era un no alla città di Napoli piuttosto un sì alla città di Bologna che mi ha dato fiducia. E' stato dimostrato dal fatto che ho accettato la proposta in questa sessione di mercato": con queste parole l'esterno rossoblù Simone Verdi, al termine della sfida fra Italia-Olanda, ha dissipato chiaramente qualsiasi dubbio sul suo futuro per la prossima stagione 2018/2019.

Ed è stata una settimana particolare, nella quale il suo nome è stato sulla bocca di tutti: dagli addetti ai lavori e ai tifosi, si è parlato di questa trattativa ogni giorno cercando di mettere sulla bilancia i pro ed i contro, valutando l'aspetto economico, sportivo ed umano della vicenda, con il risultato che l'importanza che ha avuto il numero 9 per la maglia del Bologna difficilmente si potrà mai discutere.

Sì, perché non sarà facile rimpiazzare un giocatore che quest'anno ha concluso il campionato con dieci gol e dieci assist. Non sarà facile perché al di là della qualità del singolo, Verdi ha sempre mostrato un attaccamento particolare con questa piazza e ha reso orgoglioso il tifoso del Bologna in più di un'occasione. Semplicemente, negli ultimi due anni è stato il miglior giocatore a disposizione della squadra rossoblù.

E seppur si era a conoscenza della necessità del Bologna di vendere per reinvestire su nuovi innesti, la cessione di Verdi ad una cifra attorno ai 20 milioni fa discutere tenendo conto delle valutazioni di mercato fatte negli ultimi anni per giocatori dello stesso livello. A dieci milioni in più, l'umore della piazza sarebbe stato diverso? Questo è difficile da dirsi, sicuramente sarebbe stata una cifra che più si avvicina al valore del giocatore attuale.

Ora l'aspetto più importante sarà trovare qualcuno che possa riaccendere l'entusiasmo dei tifosi e aiuti il Bologna a svoltare, cancellando campionati mediocri e provando a raggiungere qualcosa in più della salvezza. Il direttore sportivo Bigon è chiamato ad un compito difficile, soprattutto tenendo conto che il mercato finirà prima e che ad oggi ancora non è stato ufficializzato il nuovo allenatore. Per cui, non ci rimane che usare una frase celebre che rappresenta in pieno il momento: "Ai posteri l'ardua sentenza".

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