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  • Bolognamania:| Rossoblù a ritmo d'Europa

    Bolognamania:| Rossoblù a ritmo d'Europa

    Il titolo potrebbe ingannare, quindi meglio precisare subito: non si parla di punti in classifica. Perché è vero che Stefano Pioli alla guida del Bologna sta facendo bene, ma 21 punti in 16 partite non sarebbero comunque un ritmo da Europa, ma da salvezza più che tranquilla quello assolutamente sì. E' il maltempo a costringere il Bologna a un tour de force che risulterà simile a quello delle squadre che sono impegnate nelle competizioni europee: i rinvii per neve delle gare interne contro Fiorentina e Juventus (sarebbe andata così ugualmente, viste le precipitazioni extra, ma si tenga buona la lezione per i futuri calendari: in certe città giocare di sera tra gennaio e febbraio è un rischio) costringerà i rossoblù a giocare ben sei partite di campionato nello spazio di ventitré giorni. Settimane da due partite in cui alzare il ritmo dei colpi, per rimanere a distanza da avversarie che qualche punto qua e là continuano a farlo, come il Lecce o come il Novara dopo il colpaccio di San Siro, per non parlare del sempre più convincente Siena di Sannino, nel quale in estate si è creduto troppo poco, preferendogli Bisoli (e c'era chi già allora sottolineava i valori del tecnico ex Varese, uno che la gavetta l'ha fatta sul serio).

    La trasferta di Milano in programma venerdì, in anticipo causa Champions, poi il recupero del 21 febbraio con la Fiorentina, il posticipo della domenica sera contro l'Udinese, l'unica settimana 'libera' con Bologna-Novara la domenica successiva, poi ancora una partita casalinga, la quarta in fila, contro la Juventus, e infine, domenica 11 marzo, la gara contro la Lazio a completare un ciclo terribile nel quale la squadra di Pioli si giocherà una bella fetta di salvezza. La sosta forzata causa neve può aver rotto un po' il ritmo a un Bologna che aveva trovato meccanismi e sicurezze soprattutto in fase di non possesso, ma il tour de force arriva forse nel momento più indicato della stagione: ora Pioli ha molti più elementi coinvolti rispetto a qualche tempo fa, e può contare su una ventina di uomini da ruotare con una certa serenità, conscio che il livello può restare lineare anche se dovesse ricorrere al turnover.

    Con la difesa a tre infatti Pioli ha cinque uomini per tre maglie: i titolari Raggi, Antonsson e Portanova, oltre a Cherubin (un delitto tenerlo in panchina visto il rendimento con i tre dietro) e l'ultimo arrivato Sorensen. Sulle fasce Crespo e il ritrovato Garics da una parte, Morleo o Rubin - più adatto il primo a coprire tutta la fascia - dall'altra, Di Vaio o Acquafresca in avanti, Ramirez, Diamanti o Taider a giocarsi due maglie in ogni partita insieme a rientrante Kone, che così come Pulzetti è tornato dall'infortunio. I problemi sembrano esserci a livello di alternative solo in mediana, perché Mudingayi e Perez sono insostituibili: Krhin è alterno, si possono adattare Taider o Pulzetti in caso di squalifica di uno dei due. Insomma, gli uomini ci sono e Pioli giustamente ha già fatto notare che in questo ciclo di partite 'ci sarà bisogno di tutti'. Frase classica e un po' inflazionata, ma che più che mai rappresenta la situazione attuale del Bologna costretto agli straordinari dalla neve. 

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