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  • Bolognamania: tutto parte dalle comproprietà

    Bolognamania: tutto parte dalle comproprietà

    Giovedì, ore 19. Questa la deadline che chiuderà la parte riservata alle comproprietà, da qui partirà – forse – il mercato del Bologna. O meglio, dalle 11 di venerdì, il momento in cui si apriranno le buste, dato che la società rossoblù difficilmente si accorderà per tutte le sue comproprietà senza ricorrere al confronto che lo scorso anno, ad esempio, portò Alessandro Diamanti ma che l’anno prima riservò la tremenda delusione Emiliano Viviano. Una l’ha già risolta con un blitz la scorsa settimana ed è quella di Panagiotis Kone, rilevato dal Brescia per 1,6 milioni dopo il milione pagato la scorsa estate: una buona operazione, conclusa grazie anche alle pressioni del greco, che ha insistito per far cedere Corioni ed evitare l’ipotesi buste. Le altre dovrà risolverle in queste ore e, ad eccezione dei baby di seconda (o terza) fascia in comproprietà con Cesena e Parma, si tratta di casi importanti: Sorensen con la Juventus, Della Rocca con il Palermo e la coppia Acquafresca-Rodriguez con il Genoa. Milioni e giocatori in ballo che influenzeranno l'estate di mercato rossoblù

    Nodi spinosi, perché da una parte la questione Sorensen potrebbe segnare uno snodo decisivo nei rapporti con la Juventus, da qualche settimana andati deteriorandosi: le divergenze sull’impiego di Gabbiadini, poi la convinzione che Motta sarebbe riscattato e ora la sfida sul promettente difensore danese classe 1992, che a Vinovo vorrebbero monetizzare o inserire nell’affare Ogbonna col Torino e il Bologna vorrebbe trattenere (ma i soldi per la seconda metà, dopo aver pagato la prima 2,5 milioni, non ci sono). Dall’altra c’è una questione economica non di poco conto, perché Della Rocca due estati fa fu pagato 3,5 milioni dal Palermo, una valutazione astronomica che è andata diminuendo in questi ventiquattro mesi nonostante l’ultima parte di campionato, più che discreta, a Siena: qui si potrebbe andare al rinnovo, col rientro del giocatore a Bologna per fargli ritrovare lo smalto di qualche tempo fa.

    L’operazione senza dubbio più ad alto rischio riguarda Robert Acquafresca e Federico Rodriguez con il Genoa, perché è parte integrante dell’affare Gilardino. O meglio, il Bologna vorrebbe che ne fosse parte integrante, il Genoa se ne guarda bene. Il nocciolo è qui, perché a Casteldebole 5 milioni per riscattare tutto Gila non ci sono, l’Inter si è inserita e ora Guaraldi rischia seriamente di perdere l’attaccante della Nazionale. I costi di Acquafresca e Rodriguez, peraltro, erano alti se non folli: 2,5 milioni per l’italiano, addirittura 3 milioni per metà dell’uruguagio, scambiato all’epoca con metà Meggiorini. Numeri pesantissimi per i bilanci, comunque vada. Buona parte della partita sul Gila si gioca qui e dopo l’alternanza di contrasti e segnali distensivi delle ultime ore il Bologna deve cercare il tutto per tutto per trattenere una punta che sa di salvezza. Anche a costo di un grosso sacrificio economico.

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